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UN DONO, ANZI DI PIU', PER NON FAR SENTIRE MAI SOLO IL PAPA'

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Oggi il blog ospita l'insegnante Romina Laudenzi che ci racconta come hanno festeggiato il papà nella sua scuola:

Abbiamo pensato che per festeggiare il papà sarebbe stato bello per i bambini trascorrere una giornata a scuola insieme a loro creando dei ricordi tangibili dei bei momenti passati insieme.
E così, di nascosto dai papà, abbiamo fatto portare a scuola dalle mamme, una federa di cuscino che ogni bambino ha potuto decorare insieme al proprio papà. (Faremo poi lo stesso in occasione della festa della mamma).


E mentre le federe asciugavano...


... un po' di giochi in giardino e lo scatto di una foto ricordo dietro ad un pannello a forma di automobile preparato insieme ai bambini nei giorni precedenti alla festa!


Infine i bimbi hanno servito una merenda gustosa e portato al proprio papà un dono speciale preparato in gran segreto a scuola: il kit di sopravvivenza, da un idea presa su internet ma poi riadattata ai materiali che avevamo a scuola....



Il nostro kit di sopravvivenza per papà fuori casa era così composto:
- un  disegno di me e il papà
- dei buoni preparati con dei timbri per: passare una giornata all'aria aperta a rincorrere le farfalle; andare a fare un giro in auto da soli; passare una giornata al mare; passare una giornata in montagna passeggiando mano nella mano; andare insieme dal barbiere. (usate un po' la fantasia e chiedete ai bambini che cosa vorrebbero fare con i loro papà)
- un pacchettino di 5 bacetti (i bambini si sono divertiti tantissimo a mettersi il rossetto e stampare le proprie labbra su dei piccoli foglietti)
- una caramella
- un cerottino
- un cuoricino fatto con collage
- una poesia presa dal web


- l' impronta della manina incollata su un triangolo con la scritta "attenzione papà a bordo"

Per contenere tutto il materiale abbiamo fatto decorare una busta di carta marrone con le sagome di cappello, occhiali, baffi e cravattino dipinte dai bambini.



IL CONIGLIETTO DI PASQUA E LE UOVA VARIOPINTE!!!

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Oggi è ospite del blog l'insegnate Francesca Saladino che ci descriverà le bellissime attività che ha proposto ai suoi bambini legate alla leggenda anglosassone del coniglietto di Pasqua. Ma lasciamo la parola a lei:

Ho pensato di raccontare ai bambini la leggenda del coniglietto di Pasqua, nel web se ne trovano tante, io ho utilizzato il libro: "Una sorpresa per Pasqua" di Nancy E. Walker Guye e I. Oleinikov.

Nel libro si racconta che "Come ogni anno, il coniglio di Pasqua sta per andare a nascondere le uova colorate che i bambini si divertiranno a cercare. Ma, accipicchia, il manico del suo cesto si rompe e le uova ruzzolano da tutte le parti sul prato. Che disastro! Per fortuna, gli amici accorrono per aiutarlo..."

Dopo la lettura della storia ho accompagnato i bambini in giardino per aiutare il coniglio a raccogliere le uova... dando inizio ad una vera e propria caccia al tesoro che ha entusiasmato tutti i bambini!

Rientrati in classe abbiamo deciso di realizzare dei cestini porta uova a forma di coniglio da donare in occasione della Pasqua alla propria famiglia.

Abbiamo preso una gruccia di metallo, quelle che danno nelle lavanderie a secco e l'abbiamo allungata, dandole una forma più o meno ovale.

Abbiamo ricoperta la gruccia da entrambi i lati con del cartoncino che abbiamo precedentemente pitturato con i rulli e la tempera.

Abbiamo poi aggiunto le orecchie sempre realizzate con cartoncino e tempera.

Abbiamo disegnato, ritagliato e incollato gli occhi, aggiunto il naso realizzato con batuffolo colorato, il ciuffetto in cima alla testa fatto dei dei fili di lana, e completato con ciglia, baffi e bocca realizzati con i colori gonfiabili. (Puffy color)




Poi abbiamo incollato sul retro  della gruccia-coniglio una metà di piatto di carta precedentemente colorato con pennarelli grossi.


Abbiamo inserito all'interno della tasca così realizzata della paglietta e le ovine di cioccolato trovate in giardino durante la caccia al tesoro.


Per accompagnare il dono abbiamo realizzato dei semplici bigliettini utilizzando i colori gonfiabili e disegnando un bell'uovo decorato.







STORIE PER CRESCERE!

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Cara Vanessa, ti ringrazio per avermi segnalato i tuoi libri "Un sottomarino in paese" e "Mina e il Guardialacrime", due testi ricchi di spunti per lavorare con i bambini. 
Ecco cosa abbiamo realizzato coinvolgendo i genitori: un albero della pace e della gentilezza. Con i bambini abbiamo decorato le sagome delle loro mani realizzate su diversi materiali e le abbiamo appese insieme a quelle dei loro genitori che, in una serata dedicata, avevano realizzato l'albero e le loro impronta con dentro scritto un pensiero di pace, di amore o di gentilezza. 




In un angolo del salone abbiamo messo cuscini, pupazzi e coperte ed abbiamo appeso l'albero creando così uno spazio-rifugio dove andarsi a sedere per calmarsi o ritrovare la serenità dopo un litigio. I bambini in modo autonomo gestiscono questo angolo e decidono di utilizzarlo da soli od insieme ai compagni con cui c'è stato uno screzio per ritrovare la pace.
I testi ci hanno fornito anche lo spunto per parlare dei gesti gentili che contribuiscono a farci vivere sereni ed in pace. Ci siamo divertiti a drammatizzare tante situazioni in cui siamo gentili ed altre in cui litighiamo ed abbiamo parlato delle nostre emozioni e stati d'animo. 
E qui nascono tanti altri spunti di lavoro, ve ne elenco solo alcuni, altri li trovate qui:
- creare un orologio delle emozioni dove ogni bambino può mettere la freccia sull'emoticon che rappresenta il suo stato d'animo.
- si possono fare giochi per imparare a collaborare come trasportare una palla a coppie tenendola in equilibrio su due bastoni e cercando di non farla cadere, o fare dei percorsi bendati e guidati dalle indicazioni dei compagni.
- si possono associare musiche, colori ed opere d'arte ad ogni emozione.

Ma lasciamo la parola all'autrice.

Prima di tutto, grazie per l'ospitalità in questo tuo blog colorato, creativo e accogliente!
Mi presento a tutti voi, sono Vanessa Navicelli ed è davvero un piacere essere qua con i miei libri.
I miei libri, ecco. Sarà il caso di presentarveli?

Partiamo con il primo.

La prima fiaba illustrata che ho pubblicato è "Un sottomarino in paese". Una storia a sfondo pacifista. 


Nel libro ho raccontato di un Capitano e di un piccolo sottomarino che per tutta la vita non ha fatto che combattere e non sa stare senza fare la guerra, anche quando di guerre non ce ne sono. Un Capitano così matto da non chiedersi nemmeno se c'è o no un motivo per attaccare; l'importante è iniziare a combattere, poi il motivo lo si troverà!
Il sottomarino mi è venuto subito in mente, perché il messaggio centrale della mia storia è che la guerra è una cosa da matti, senza senso. E cosa c'è di più insensato di un sottomarino che, invece di starsene in mare, si trova nella piazza di un paesino di collina? Il punto era questo: dare subito l'idea della follia della guerra con un'immagine.
Il messaggio principale di questa fiaba è che la guerra non risolve i problemi, anzi ne crea di nuovi. Che la violenza genera altra violenza, e quindi non è la strada da seguire. Mai. 
Solo avvicinandosi al Prossimo e lasciandosi avvicinare si può sperare di migliorare le cose. La collaborazione, il rispetto, il saper ascoltare l'altro, l'interessarsi all'altro, l'aiuto reciproco e, se nasce, anche l'amicizia… ecco, queste sono soluzioni.

Io l'ho sempre pensata come una fiaba per famiglie. Da leggere assieme. Un modo che permette ai bambini di imparare (divertendosi) e agli adulti di ricordare. 
Molti bambini che ci si sono affezionati l'hanno fatta diventare anche una storia della buonanotte!

Una volta, in un incontro in una scuola, un bambino mi ha chiesto: "Perché hai deciso di fare un finale felice, senza guerra?" Risposta: perché è quello che spero. Quello che vorrei accadesse sul serio, anche nella realtà. Nel nostro mondo, purtroppo, è molto più difficile e complicato. Ma il mio finale vuole essere di buon augurio. 

Questa fiaba mi ha portato cose che non mi sarei mai immaginata. Ad esempio, gli incontri coi bambini nelle scuole. 
I bambini sono meravigliosi! Pieni di domande da farti ma anche di cose da dirti. E pieni di affetto, per la storia e per chi l'ha scritta. È un vero privilegio incontrarli e passare del tempo con loro. 
Tutte le scuole che ho incontrato hanno lavorato a progetti didattici sul mio libro, da semplici disegni (e quanto è bello vedere bambini che disegnano la pace…), a riscritture della storia, a messe in scene teatrali… di tutto. Mi hanno stupita un'infinità di volte, sia i bambini che le maestre. Mi ripeto, ma le ondate di affetto che ti arrivano sono qualcosa di indescrivibile.
Sono incontri molto vivaci e veri, perché io mi metto in gioco senza filtri; i bambini se ne accorgono subito e reagiscono facendo lo stesso. Il target principale sono i bambini della scuola primaria, sì, è vero. Ma "Un sottomarino in paese" viene letto anche nelle scuole dell'infanzia e a bambini di età diversissime. Una scuola dell'infanzia ne ha fatto il libro di riferimento per l'intero anno scolastico (con laboratori e incontri in biblioteca, lavori in classe e, a chiusura dell'anno, una messa in scena teatrale).

Ma passiamo al secondo libro. 
"Mina e il Guardalacrime", una fiaba illustrata per bambini dai 4 anni. (E per tutti quelli che hanno un cuore aperto alla magia!)

"Mina e il Guardalacrime" inaugura la collana delle Fiabe Bonbon. Fiabe buone, di nome e di fatto. Piccole e dolci come i bonbon.
Magia, poesia e tenerezza (a volte un pizzico di umorismo) sono le caratteristiche di queste storie, che possono far leva anche su lettori più adulti. 
Si sa: un bonbon tira l'altro. Ecco perché a questa prima fiaba ne seguiranno molte altre. 
Sarà una grande avventura. E i lettori ne faranno parte.

Mina è una piccola lacrima in fuga, perché stanca di portare solo dolore a tutti quelli che incontra.
In cerca di una pozzanghera in cui buttarsi, inizia una storia di viaggio e di scoperta, durante la quale farà incontri strabilianti e bizzarri!

Questa è una storia che affronta il tema delle emozioni e che ci ricorda quanto sia importante non fermarsi alle apparenze. Imparare ad apprezzare se stessi e i propri talenti. Confidarsi con chi ci vuol bene.

Alla fine della fiaba vera e propria, vedrete come Mina ha voluto salutare di persona i suoi amici lettori, in una postfazione dal titolo "La parola a Mina: un saluto e tante caramelle".
E così ci racconterà di sé, del magico mondo in cui vive e di come nascono i deliziosi bonbon.
Una specie di piccola fiaba nella fiaba.

Autrice
Vanessa Navicelli è nata in provincia di Piacenza, ma da anni vive a Pavia. 
È cresciuta coi film neorealisti italiani, con le commedie e i musical americani, coi cartoni animati giapponesi, coi romanzi dell'Ottocento inglese e coi libri di Giovannino Guareschi. (Be', sì… anche coi suoi genitori.) 
Crede nella gentilezza. E nell'umorismo. (Forse è umoristico credere nella gentilezza.)

È stata finalista del Premio Letterario "La Giara" per romanzi inediti, indetto dalla RAI nel 2012; rappresentante e vincitrice per la regione Emilia Romagna.
Ha vinto la sezione "Scritture per Ragazzi" dello Scriba Festival di Carlo Lucarelli e vari premi con la Scuola Holden di Alessandro Baricco. Il Premio Cesare Pavese per la poesia e il Premio Giovannino Guareschi per racconti.
Scrive romanzi per adulti e ragazzi; e storie per bambini.

Quando scrive, cerca di tenere presente quattro cose: la semplicità, l'empatia, l'umorismo, la voglia vera di raccontare una storia.

VASO PRIMAVERILE

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E' con grande piacere che oggi ospito nel blog l'insegnante Franca Martinoli che ci spiegherà brevemente come hanno realizzato questo bellissimo vaso primaverile.


 I bambini hanno dipinto con le tempere dei fiori che hanno poi ritagliato. 
Abbiamo recuperato delle farfalle da vecchi biglietti da visita di un albergo che ha chiuso l'attività (dunque ci ha regalato moltissimo materiale) e le abbiamo incollate sui fiori.  


Un cartoncino dorato lo abbiamo trasformato in vaso. 


Affinché tutto restasse "in piedi" ho incollato un tubo di cartone dietro al mazzo di fiori e con la colla a caldo ho fissato il tutto su dei quadratini di legno recuperati da un vecchio gioco. 


FIORI PRIMAVERILI ISPIRATI DALLE OPERE DI KANDINSKY

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Oggi voglio mostrarvi questa bellissima attività proposta dall'insegnante Beatrice Marchesin ai suoi bambini. 



Appena ho visto questi fiori mi è subito venuto alla mente il pittore Kandinsky e il suo quadro "Studio sul Quadrato". Sarebbe quindi bello poter partire dal quadro e giocare insieme ai bambini a riprodurlo allenando la mano ad inscrivere tanti cerchi concentrici all'interno di un foglio diviso in quadrati. In un primo momento, per far capire il concetto di cerchi concentrici darei ai bambini tanti tappi di plastica colorati di diverse dimensioni in modo da poter giocare a sovrapporli ed incastrarli uno dentro all'altro od ordinarli in modo crescente o decrescente. Infine darei tanti piatti con tempere di varie tinte dentro cui immergere i tappi per poi stamparli e ricreare l'opera osservata.
Alla fine farei poi realizzare questi bellissimi fiori. 
Ma lasciamo la parola a Beatrice:

I bambini, utilizzando ritagli di vari cartoncini, hanno disegnato cerchi di tre misure, poi li hanno incollati su cartoncino colorato ed hanno infine completato con un pennarello nero aggiungendo stelo, foglie e petali.


Direi che questa attività è anche un buon esercizio di pregrafismo alternativo alle solite schede.

GALLINE O UOVA? UN SIMPATICO BIGLIETTO- QUADRETTO DI AUGURI PASQUALI

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Oggi voglio mostrarvi questo simpatico biglietto-quadretto pasquale realizzato dall'insegnante Beatrice Marchesin e dai suoi bambini. Trovo che sia molto bello ma soprattutto una valida alternativa alle solite schede di pregrafismo.

Ma lasciamo la parola a Beatrice:



Per la base abbiamo utilizzato dei rettangoli di cartoneformato A4,  ricavati dagli scatoloni. Con lo stesso cartone abbiamo creato anche la cornice. 
I bambini hanno dipinto le varie parti con la tempera. Una volta asciugate, hanno decorato le strisce della cornice col pennarello e le hanno incollate sulla base creando così un quadretto. 
La gallina é fatta di cartoncino bristol bianco che i bambini hanno tagliato, dal bristol rosso hanno invece ricavato la cresta e la coda.
Hanno incollato le varie parti della gallina fra di loro e poi l'hanno fissata sul quadretto.
Hanno disegnato le ali, incollato i bottoni per gli occhi e un piccolo triangolino di bristol arancione per il becco. Le zampe sono fatte con lo spago e il cartoncino bristol rosso. 
Con la colla a caldo abbiamo incollato un bastoncino di legno sotto la gallina ed un po' di paglia.

PRIMAVERA: LA NATURA SI RISVEGLIA!

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Oggi sono lieta di ospitare i lavori dell'insegnante Daniella Cecchini e dei suoi bravissimi bambini.

Ho accompagnato i bambini in giardino per osservare il risveglio primaverile della natura e con loro sorpresa hanno trovato dei fiori che prima non c'erano: le violette! 
Ne abbiamo raccolta qualcuna, le abbiamo annusate, osservate con le lenti di ingrandimento e poi le abbiamo messe in un vasetto ed abbiamo deciso di trasformarci in piccoli artisti provando a fare una copia dal vero di questi bellissimi fiori.
Per prima cosa abbiamo creato lo sfondo: ogni bimbo ha scelto uno o più pastelli a cera e ha colorato l'intero foglio strisciando i colori.
Per creare il vaso i bambini lo hanno disegnato su ritagli di carta da regalo e successivamente ritagliato.
infine, strappando della carta velina, hanno creato gli steli e le violette!

(Consiglio di Dada Pasticciona: se non avete le violette potete proporre la stessa attività osservando "Vaso di iris" di Van Gogh)


Durante l'uscita in giardino abbiamo sentito un cinguettio provenire da un piccolo abete del nostro giardino ed abbiamo trovato un nido di merli! 


Per non spaventarli e soprattutto per non allontanare la loro mamma e il loro papà che volavano per procurare loro del cibo ho deciso di fotografare velocemente il nido e portare subito in classe i bambini spiegando loro il motivo. Nei giorni successivi abbiamo cercato informazioni su questi volatili.potete leggerle QUI.
L'esperienza ci ha tanto coinvolti che abbiamo creato anche noi un nostro nido di uccellini da poter accudire. L'idea è presa dal web
I bambini hanno prima di tutto disegnato con i pennarelli un ramo con le foglie e con la tempera azzurra hanno punteggiato lo sfondo.
Per creare il nido abbiamo colorato dei mezzi piatti di plastica, ma si possono utilizzare anche quelli di carta o dei semicerchi di cartone. Una volta asciutta la tempera abbiamo incollato della paglietta conservata dai cesti natalizi.
Gli uccellini sono stati creati colorando dei cerchietti di cartone e completandoli con un becco a forma di triangolo ricavato da un bristol giallo e disegnando gli occhi ed il ciuffetto in cima alla testa.
Abbiamo assemblato tutte le parti ed ecco il risultato finale che vedete nella fotografia!


PRONTI, SI RICOMINCIA: UNA STORIA PER ACCOGLIERE I BAMBINI!

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Ogni inizio anno scolastico è carico di emozioni sia per noi insegnanti che per i bambini: la paura di iniziare un nuovo percorso; la gioia di ritrovare le persone e gli spazi che ci hanno fatto vivere tante belle avventure; l'ansia di dover riprendere ritmi più serrati ed entrare in relazione con tante persone...
E così cosa di meglio di una bella storia per partire carichi di entusiasmo e per creare un buon clima?

Oggi voglio proporvi un percorso realizzato lo scorso anno che ha entusiasmato genitori e bambini!!!


Tutto è iniziato una mattina con l'arrivo di un pacco contenente il libro: "La cosa più importante"di Antonella Abbatiello, Fatatrac edizioni. Abbiamo scelto questo libro perché abbiamo ritenuto importante trasmettere ad ogni bambino il concetto che la propria unicità, le proprie peculiarità ed i propri talenti sono una ricchezza per l'intero gruppo sezione. 
Riuniti in cerchio, tutte le sezioni insieme, noi insegnanti abbiamo dato lettura al testo, interpretando i vari personaggi.
Di seguito vi riporto la storia:

Un giorno nel bosco di Pratorosso ci fu un'accesa discussione fra gli animali. Il coniglio diceva: "La cosa più importante è avere ORECCHIE LUNGHE. Chi ha orecchie lunghe si accorge subito di ogni piccolo rumore sospetto, del tuono, del pericolo, e può scappare in tempo". "Forse è così" pensarono gli altri. "Non sono d'accordo" disse il riccio "la cosa più importante sono gli ACULEI. Chi ha gli aculei è sicuro e protetto. "Forse è così" pensarono gli altri. "Non è vero" disse la giraffa "solo chi ha il COLLO LUNGO arriva alle foglie tenere degli alberi, anche quando l'erba è secca e la terra è arida". "Forse è così" pensarono gli altri. "Io dico" intervenne la rana "che la cosa più importante è essere VERDI, per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori". "Forse è così" pensarono gli altri. "Se è per questo" strillò l'uccello "la cosa più importante è avere le ALI. Nessuno può raggiungerti se voli in alto.""Forse è così" pensarono gli altri. "Ma cosa dite ?! Per me la cosa più importante è essere grandi, grossi e soprattutto avere una lunga e bella PROBOSCIDE". "Forse è così" pensarono gli altri. "Oh io senza i miei PIEDI PALMATI non potrei proprio nuotare. E la cosa più importante, oltre che camminare, è nuotare". "Forse è così" pensarono gli altri. "Assolutamente no!" esclamò il castoro. "la cosa più importante è avere DENTI GRANDI e forti per mangiare, per difendersi e per costruire la tana". "Forse è così" pensarono gli altri. "Forse TUTTE queste cose sono importanti" disse il gufo saggio. "TUTTE?!" dissero gli altri. "No, non tutte insieme! Ognuno di noi ha qualcosa di importante!" E finalmente tutti furono d'accordo.
La narrazione crea molta ilarità nei bambini: non capita tutti i giorni di vedere un elefante volante, un coniglio verde, una rana con i dentoni, una papera con gli aculei... ma soprattutto ogni animale con tutte le caratteristiche degli altri protagonisti.

Dopo la lettura abbiamo fatto drammatizzare la storia ai bambini in modo che potessero interiorizzarla al meglio. 

Ampio spazio è stato lasciato all'attività motoria con giochi di vario tipo che aiutassero a capire le caratteristiche dei vari animali. Ecco alcuni giochi tradizionali che abbiamo riproposto riadattandoli:

- Gioco a spasso con... Si dispongono i bambini, uno a fianco dell'altro e si fanno muovere verso il lato opposto della stanza imitando i passi dei vari animali. "Ora bambini facciamo tre passi da elefante, due di formica..."

- Gioco delle scatoline: I bambini si adagiano sul pavimento in ginocchio appoggiano le braccia e la testa a terra e chiudendosi a scatolina. L'insegnate apre le scatoline con la formula "Dalle scatoline escono tante ranocchie..."I bambini si muovono nello spazio imitando l'animale indicato per poi fermarsi e richiudersi su loro stessi al richiamo dell'insegnante "Si chiudono le scatoline". Il gioco continua indicando ogni volta un animale diverso.

- Gioco delle belle statuine: L'insegnante fa correre i bambini in salone e poi pronuncia la formula "Alle belle statuine, d'oro e d'argento, conto cinquecento... tartarughe, giraffe...". I bambini devono immediatamente arrestarsi e immobilizzarsi trasformandosi nella statua dell'animale indicato.

- Gioco del lupo mangia animali: ogni bambino sceglie di essere un animale, un bambino, che impersona il lupo, cercherà di catturarlo. Se ci riesce la preda si trasformerà in lupo, in caso contrario il lupo proverà a chiamare un'altro bambino. La formula del gioco è la seguente:
Lupo: "Toc Toc"
Animali: "Chi è?"
Lupo: "Sono il lupo mangia animali"
Animali: "Che animale vuoi?"
Lupo: "Voglio l'elefante"

Dopo l'attività motoria ci siamo divertiti a disegnare i tracciati dei nostri movimenti: linee continue, ondulate, spezzate, insiemi di tratteggi, puntini... in modo da rappresentare le varie andature degli animali: ottimo esercizio di pregrafismo.
Per prima cosa abbiamo realizzato dei tracciati in rilievo in modo che i bambini potessero percorrerli con le dita e capire il gesto grafico per realizzarli.

Ho disegnato vari tipi di linea su cartoncini rigidi
che poi i bambini hanno reso in rilievo incollando perline, sassi, pasta... 

Dopo aver interiorizzato il gesto grafico i bambini venivano invitati
a replicare la linea, prima in verticale disegnandola su di una lavagna
e poi in orizzontale tracciandola su di un foglio.


Abbiamo giocato molto anche con i versi degli animali: "Chi è che muggisce?""Proviamo a fare il verso della rana" 

Abbiamo realizzato dei piccoli spartiti musicali disegnando su delle carte i vari animali e creando con queste delle sequenze di versi che i bambini dovevano cantare. 

I bambini, a turno provano a leggere lo spartito. Quello sopra andrebbe così cantato:
"CRA CRA CRA BAU PIO PIO BEE BEE"
Lasciando a loro disposizione le carte nel momento di gioco libero è bello vedere come nascono
nuove melodie attentamente composte  e modificate.













La storia ci è servita per riflettere su cosa significhi essere saggio ed approfondire l'importanza dell'ascolto dell'altro, del rispettare le opinioni di ognuno imparando a colloquiare a turno.

Con i bambini più piccoli, di 2 e 3 anni, abbiamo pensato di realizzare un libro interattivo con cui i bambini potessero giocare a trasformarsi nei vari animali. Abbiamo così realizzato i vari personaggi utilizzando le impronta delle mani per creare ranocchie, uccellini, elefanti, gufi, giraffe, porcospini, castori, oche e coniglietti. Dietro ad ogni animale abbiamo incollato del velcro. Abbiamo creato una corona dove a turno i bambini potevano applicare gli animali e raccontare la storia. I bambini, in modo spontaneo hanno inventato un nuovo finale volendo inserire anche la propria foto perché "La cosa più importante è essere così come sono".

Abbiamo dipinto con tempera rossa il retro delle scatole dei cereali,
poi le abbiamo richiuse. Con un cutter abbiamo tagliato creato una finestra sulla scatola.
Con un pezzo di pelle e del velcro abbiamo realizzato la chiusura del nostro libro\scatola.
Come copertina abbiamo messo la fotocopia a colori del libro originale.

I bambini hanno lasciato le loro impronta su del cartoncino
e poi le hanno decorate per creare i vari animali.

























Le orecchie del coniglio le abbiamo decorate con della bambagia.

Ed ecco i bambini pronti ad impersonare i vari personaggi!
Il libro è stato dato a casa, in modo che i bambini potessero giocarci con i genitori e raccontare loro la storia. Ecco la lettera che lo ha accompagnato nel momento della consegna: 

Cari Genitori,
durante il periodo dell'accoglienza abbiamo proposto ai bambini il testo "La cosa più importante" di Antonella Abbatiello. La lettura animata e le immagini del libro hanno divertito i bambini coinvolgendoli e permettendo loro di recepire un importantissimo messaggio che ci stava a cuore: ognuno di noi è speciale, unico e quindi importante!
La storia ci ha permesso di scoprire i nomi, le caratteristiche peculiari ed i versi di alcuni animali; ci ha fatto conoscere meglio le parti del nostro corpo provando ad imitare le andature dei vari protagonisti; ci ha consentito di ripetere i nomi dei colori; di imparare che cosa significa essere saggi e provare a pensare mantenendo il silenzio e la concentrazione e ci ha fatto scoprire quante cose realizzare con le nostre mani e un po' di fantasia…
Nel donarvi a casa questo elaborato il nostro obiettivo è quello di farvi partecipare attivamente al percorso scolastico dei vostri figli… Lasciamo quindi a loro la parola: sapranno certamente raccontarvi la storia del Bosco di Pratorosso… 
Abbiamo avuto tanti riscontri di genitori divertiti nel vedere il libro drammatizzato dal proprio piccolo! Un successone!

La storia è diventata poi protagonista della festa di inizio anno. I genitori hanno deciso di interpretare alcuni dei personaggi e proporre dei giochi da fare tutti insieme. Sono state organizzate delle squadre suddividendo i bambini in gruppi di età mista utilizzando delle medaglie identificative realizzate incollando l'immagine di giraffa, rana, passerotto e coniglio su di un cartoncino ed applicando un nastro per poterla appendere al collo, e poi si è iniziato a giocare:


- Gioco dei coniglietti: Insieme ai genitori i bambini dovevano avventurarsi in un percorso motorio, ricercare delle carote nascoste lungo il tragitto e riportarle al punto di partenza.

- Gioco delle ranocchie: Sfida canora a chi canta una canzone prescelta a voce più forte.

- Gioco del passerotto: Ogni genitore deve fare un percorso motorio con il proprio bimbo in spalla che tiene in equilibrio un cucchiaio in bocca contenente un uovo (finto), stando attenti a non farlo cadere.

- Gioco delle giraffe: I bambini devono saltare, allungarsi per raccogliere dei fazzoletti di carta appesi ad un filo mantenuto in alto dalle giraffe. 


Terminato il gioco, come premio per aver messo in campo ognuno i propri talenti una bella canzone inventata appositamente sulla melodia della famosa "L'arca di Noè"nota anche come "I due Liocorni"o "Ci son due coccodrilli". Ecco il testo riadattato:

Ritornello: (Cantano tutti)
Ci son due coniglietti
ed anche una ranocchia
due piccole giraffe
ed infine l'uccellino
orecchie collo e alucce
le qualità son tante
ognuno di noi ha qualcosa di importante!

A Pratorosso che gran discussione (canta il Gufo)
con le orecchie lunghe sento ogni rumor  (cantano i Coniglietti)
per scappare ai predatori verde devi diventar (canta la Rana)
no calma fermi tutti così non si può far! (canta il Gufo)

Ritornello: (Cantano tutti)

Ma non si ferma qui la discussione (canta il Gufo)
ci vuole un collo lungo se dai rami vuoi mangiar (cantano le giraffe)
però con le mie ali su nel cielo puoi volar (canta l'uccellino)
no calma fermi tutti ve lo torno a spiegare (canta il Gufo)

Ritornello: (Cantano tutti)

E per concludere la festa... merenda per tutti!!!

Come ricordo indelebile di questa bellissima esperienza abbiamo voluto realizzare un albero per decorare il salone. Un albero perché ha radici che ci mantengono stabili e rami che ci innalzano al cielo!
I bambino di ogni sezione hanno realizzato la sagoma della propria mano (ogni impronta è unica ed irripetibile) e poi l'hanno decorata a piacere mentre i genitori hanno donato un proprio pensiero, scritto dentro un'impronta partendo dalla frase stimolo "Per noi genitori educare..."
Questo albero è diventato un luogo molto amato dei bambini, dove andare a rifugiarsi nei momenti di tristezza o per rilassarsi.







ANGOLO PER LE ROUTINE

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Oggi voglio mostrarvi l'angolo per le routine che avevo realizzato tanti anni fa, all'inizio del mio percorso di insegnamento. E' molto semplice e negli anni l'ho migliorato modificandolo, ma ci sono affezionata!


Come potete notare c'è l'orologio per rilevare il tempo meteorologico. Uno simile lo potete trovare QUI

Poi c'è la filastrocca illustrata della settimana: le immagini le avevo disegnate io ma le potete trovare semplicemente sul web una freccia veniva spostata giornalmente e fissata con una graffetta.

Lunedì è il giorno Rosso e troviamo un gatto grosso
Martedì è il giorno giallo e canta il gallo
Mercoledì è il giorno arancione e ruggisce il leone
Giovedì è il giorno verdino e senti cantare un uccellino
Venerdì è il giorno azzurrino e corre e scappa un topolino
Sabato è il giorno rosa e la farfalla vola e poi si posa
Domenica è il giorno bianco e dorme il bimbo stanco.

Sotto l'orologio della settimana ci sono raffigurate le routine della giornata a scuola che potete trovare QUI

Come cartellone delle presenze abbiamo disegnato e colorato la nostra scuola immersa un un bellissimo giardino. Abbiamo preso del velcro adesivo bianco ed una parte l'abbiamo incollata sul cartellone, l'altra dietro ai segnalini di ogni bambino. Il velcro che abbiamo messo sul cartellone l'abbiamo incollato sulla scuola, sugli alberi, sui fiori, sulle fragole... e lo abbiamo camuffato colorandolo. 
Per aiutare i bambini a memorizzare il proprio simbolo e quello degli amici ho creato un cartellone con la loro foto, il loro nome e l'animaletto a loro assegnato. (Li trovate QUI). In breve tempo i bambini sono riusciti a memorizzare tutti i contrassegni e ad iniziare a riconoscere fotograficamente il loro nome.


IMPARIAMO A FARE IL TRENINO INSIEME AL CAPOTRENO!!!

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Oggi voglio mostrarvi un modo giocoso, rapido e veloce per aiutare i bambini più piccoli ad imparare a muoversi in fila, rendendoli a turno protagonisti!

Per prima cosa creiamo un cappello da capotreno. E' molto facile.
- Ritagliate una fascia di cartoncino nero alta circa 8 centimetri e lunga poco più della circonferenza della testa dei vostri bambini. 
- Chiudete la fascia ad anello 
- Prendete un foglio di carta, formato A3 di colore azzurro e ritagliatelo a forma circolare, utilizzando il lato più corto come diametro della vostra circonferenza.
- Una volta ottenuto il cerchio realizzate lungo tutta la sua circonferenza dei tagli di circa 2 centimetri e distanti fra loro circa 5 cm, vi serviranno per poter creare delle pieghe e dare volume al cappello.
- Con la puntatrice fissate il cerchio alla fascia di cartoncino nero, creando delle pieghe e cercando di dare una forma a cupola.
- Create la visiera ritagliando dal bristol nero un rettangolo di cm15x7 circa a cui poi smusserete gli angoli
- Fissate la visiera al cappello e piegatela in modo che stia nella giusta posizione.
- Se volete aggiungete stemmi o disegni, quello che vi propongo io è stato improvvisato al momento ed i bambini non l'hanno voluto poi modificare. 


Pronto il cappello non ci resta che giocare!
A turno, a vostra discrezione o seguendo l'orologio degli incarichi, designate un capo fila che indosserà il cappello e cercherà di guidare il proprio treno!

Per insegnare ai bambini a fare il trenino tracciamo una linea sul pavimento e, ad un segnale convenuto (noi abbiamo utilizzato il fischietto del capotreno), invitiamo i bambini a disporsi sopra di essa appoggiando le mani sulle spalle di chi hanno davanti. Ad un nuovo segnale i bambini devono ritornare a muoversi liberamente nella stanza. ripetiamo il gioco più volte, chiedendo ai bambini di andare sulla linea saltando, camminando, correndo, muovendosi di lato, strisciando...
Quando i bambini sapranno disporsi in fila aumentiamo la difficoltà del gioco facendoli muovere guidati dal capotreno. Prima facciamo sperimentare il movimento del treno su un pavimento libero, poi mettiamo ostacoli o disegniamo linee ondulate o spezzettate, circonferenze...

Vi suggerisco inizialmente di creare trenini formati da pochi bambini, massimo 5, questo perché sarà più facile per loro muoversi e coordinarsi. Visto che i bambini piccoli hanno tempi di attesa brevi possiamo creare diversi piccoli trenini da far muovere contemporaneamente, alla fine dei giochi possiamo provare a far unire insieme tutti i treni e quando saremo pronti... una bella passeggiata!


Ecco alcune filastrocche che potete insegnare per muoversi in allegria! Aspetto anche le vostre, se le mettete nei commenti poi le posso aggiungere al post!

Fischia, il treno fischia
e c'è (nome bambino) macchinista,
poi c'è (nome bambino) capostazione
e (nome bambino) nel vagone.
Poi c'è (nome bambino)tutt'elegante
nel vagone ristorante
poi c'è (nome bambino) sulla banchina
che fa "ciao" con la manina.
Fischia, il treno fischia!


Il trenino lungo lungo 
attraversa la città
lo vedete lo sentite 
il trenino eccolo qua!

Il trenino tartarughino
va pianino va pianino
e se invece dopo è rotto 
basta mettere un cerotto
un cerotto del bambino (nome bambino)
che lo aggiusta ben benino!

CARTELLONE DEI COMPLEANNI: LE MONGOLFIERE

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Oggi voglio mostrarvi una delle prime esperienze che ha coinvolto le mie "Tartarughine" di tre anni per realizzare il cartellone dei compleanni. Ben si presta anche per chi affronterà la tematica del viaggio, dell'elemento aria o del Mago di Oz.


Per realizzare lo sfondo abbiamo fatto come i veri pittori di una volta, quelli che affrescavano le cupole delle chiese che erano in alto in alto e che dovevano quindi arrampicarsi su dei ponti, delle impalcature.
E così siamo saliti sui tavoli, armati di pennelli, rulli e spugne e ci siamo divertiti a stendere le tempere blu, azzurre, viola e bianche.

Come i veri pittori ci arrampichiamo sulle impalcature!
Dobbiamo stare molto attenti e muoverci lentamente.

"Ma questa spazzola la mamma la usa per pulire le scarpe di papà...
noi invece la usiamo per fare il cielo!"

Alla fine abbiamo spostato i tavoli per dare gli ultimi ritocchi nella parte bassa. 
Abbiamo poi creato delle sagome di cartoncino a forma di nuvola su cui abbiamo incollato le striscioline di carta recuperate in direzione dentro la macchina distruggi documenti.

Infine ogni bambino ha colorato e decorato con pezzi di carta velina la sagoma del pallone della mongolfiera incollando per ultimo la scritta con il mese della loro nascita.



Ho fotografato i bambini in piedi dietro ad un tavolino, ho sagomato le loro fotografie e le ho incollate dietro al cestello della mongolfiera su cui ho scritto la data del giorno di nascita, poi ho plastificato il tutto.

Per ultima cosa ho fissato al pallone della mongolfiera la foto del bambino utilizzando dei fili di lana grossa colorata.
Ed ecco il risultato finale!



Ecco il modello per creare le mongolfiere


I bimbi ne sono rimasti entusiasti, ma sentiamolo dalle loro parole:
Abbiamo dipinto il cielo. Abbiamo usato il blu, il rosa, il giallo non c'è, il viola. Per stendere il colore usavo… mmm ci devo pensare. Era freddo il colore, era bello stare sui tavoli, non avevo paura… quando ero piccolo sì.
Abbiamo usato il rullo, la spazzola grande grande grande, quello fatto di legno per i tondini. Nel mio cuore sentivo il rumore delle macchine, ero felice!
Mi sono divertito a usare la spugna. Sui tavoli ero grande!
Mi sono divertito. Mi è piaciuta la spugna tutta puntini e la spazzola. Mi sono sentito bene.
Mi sono appoggiato al cartellone perché mi piaceva. Era bello usare le mani!

CARTELLONE DELLE PRESENZE: LE APETTE

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Oggi voglio parlarvi della mia prima esperienza con i bimbi della sezione primavera e delle attività in cui ho cercato di coinvolgerli per renderli sempre più felici di rimanere a scuola ed acquisire le loro prime autonomie. 

Cosa sono le routine? Sono quegli eventi che si ripetono con regolarità e che scandiscono la nostra giornata a scuola: il saluto del mattino, il momento del cerchio con la merenda, l'appello ed i canti; il pasto; il cambio; il riposino pomeridiano; la merenda.
Per il bambino la routine quotidiana non è la noiosa ripetizione di gesti ma è l'incontro con un tempo conosciuto e sicuro che lo fa star bene e un tempo atteso e previsto che, dando sicurezza, lo invita all'esplorazione e alla ricerca. 
Il primo periodo a scuola è stato dedicato alle routine, a creare quel clima rassicurante ed incoraggiante che permettesse ai bimbi di sentirsi a proprio agio per poi lasciarsi coinvolgere dalle attività proposte.

Con l'apina Carlotta (personaggio mediatore dell'accoglienza) abbiamo conosciuto la nostra sezione e ci siamo sentiti parte di un gruppo. Ogni mattina Carlotta (detta Pina dai bambini) ci ha portato tante sorprese fra cui una bellissima medaglia sonante a forma di apetta con il simbolo di ogni bambino e un enorme cartone che ci siamo divertiti a dipingere per creare il nostro cartellone delle presenze. 


Dopo aver creato un bel cielo abbiamo preparato le apette, simbolo della nostra sezione, stampando le impronta delle nostre manine! Nella parte bassa del cartellone abbiamo messo un prato con dei fiori realizzati ritagliando dei bicchieri di plastica colorati. al centro della corolla dei fiori abbiamo messo del velcro adesivo che servirà per mettere le foto dei "bimbi-apetta" quando sono a casa.


Una bella mattina l'apetta Carlotta ci ha fatto una bella sorpresa: ci ha portato i nostri segnalini!



Per realizzare i contrassegni ho stampato in doppia copia la faccina dell'ape qui sotto e poi le ho incollate su un cartoncino rigido.

Ho sagomato le faccine e ne ho applicata una all'impronta colorata dei bambini a cui avevo unito delle ali di carta azzurra; sopra l'altra ho attaccato la foto del volto dei bambini ed ho plastificato il tutto.
Ho preso del velcro adesivo nero ed ho creato le pupille dell'apetta su cui andrà applicata la faccina dell'ape-bimbo che è presente a scuola.

I fiori accolgono i volti delle api-bimbo.
Quando è il momento dell'appello ogni bimbo prende la propria foto
e la attacca sulla propria apetta
grazie al velcro adesivo sul retro e sulle pupille dell'apetta
La fotografia dei bambini viene attaccata sui fiori quando sono a casa e sul volto delle apette, realizzate con l'impronta della mano di ogni bimbo, quando sono a scuola. Il momento dell'appello è molto amato dai bambini, se per qualche motivo capita di non farlo ritroviamo poi i bambini, nel momento del gioco libero, intenti a provvedere da soli alla nostra mancanza!

Nella parte alta del cielo abbiamo applicato del velcro bianco che poi abbiamo dipinto di azzurro. Lì, ogni mattina, dopo aver osservato che tempo fa, attacchiamo le nuvole o il sole... ma questa è un'altra storia che vi racconterò la prossima volta.

CHE TEMPO FA OGGI?

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Oggi voglio mostrarvi come ho realizzato insieme ai miei bimbi della sezione primavera il cartellone per le rilevazioni meteo.
Ho cercato prima di tutto di dare un valore affettivo a questo momento della routine quotidiana introducendo una storia molto divertente che colpisse la loro attenzione e li incuriosisse e spingesse a voler osservare il cielo: "L'omino della pioggia"di Gianni Rodari.


"Io conosco l'omino della pioggia. E' un omino leggero, leggero, che abita sulle nuvole, salta da una nuvola all'altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso. Le nuvole hanno tanti rubinetti. Quando l'omino apre i rubinetti, le nuvole lasciano cadere l'acqua sulla terra. Quando l'omino chiude i rubinetti, la pioggia cessa. Ha un gran da fare, l'omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere i rubinetti e qualche volta si stanca. Quando è stanco stanchissimo si sdraia su una nuvoletta e si addormenta. Dorme, dorme, dorme, e intanto ha lasciato aperti tutti i rubinetti e continua a piovere. Per fortuna un colpo di tuono più forte di tutti gli altri lo sveglia. L'omino salta su ed esclama: "Povero me, chissà quanto tempo ho dormito."Guarda in basso e vede i paesi, le montagne ed i campi grigi e tristi sotto l'acqua che continua a cadere. Allora comincia a saltare da una nuvola all'altra, chiudendo in fretta tutti i rubinetti. Così la pioggia cessa, le nuvole si lasciano spingere lontano dal vento e muovendosi cullano dolcemente l'omino della pioggia, che così si addormenta di nuovo. Quando si sveglia esclama: "Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!". Guarda in basso, e vede la terra secca e fumante, senza una goccia d'acqua. Allora corre in giro per il cielo ad aprire tutti i rubinetti. E va sempre avanti così."
Questa storia è piaciuta tantissimo ai bimbi che si sono divertiti a guardarmi mentre la raccontavo e la mimavo correndo da un lato all'altro della stanza, fingendo di aprire e chiudere i rubinetti, o quando facevo finta di dormire russando. Dopo la narrazione ci siamo trasferiti in salone, trasformato per l'occasione in un cielo pieno di nuvole!!! Come sono morbide e soffici!!!

Cosa vedi quando sei in mezzo alla nebbia? Oh, è tutto confuso!

Si dorme bene sulle nuvole, sono soffici. Ecco perché l'omino della
pioggia si addormenta sempre!

Che rumore fa la pioggia? 

E' bello toccare le nuvole!

Ecco il vento!!!
 Proprio perché i bambini erano molto coinvolti dall'Omino della pioggia ho pensato di utilizzarlo come personaggio mediatore per il momento della registrazione del tempo meteorologico. Dada Oriana ha dipinto la casa dell'omino della pioggia e l'abbiamo appesa, dopo averla decorata con del morbido cotone.


Abbiamo poi creato tante nuvole e il sole riempendoli di materiali che al tatto ci ricordassero la pioggia, la grandine, la neve, il sole, il temporale..., materiali che abbiamo manipolato e con cui abbiamo giocato a lungo sentendone la consistenza e il rumore che producevano sfregandoli o soffiandoci sopra.

Per la nuvola della pioggia abbiamo incollato tanto cotone soffice e creato le gocce colorando le cellette dei cartoni porta uova. Una volta asciutti li abbiamo infilati su dei fili da pesca distanziandoli fra loro con dei nodi.





Per il temporale abbiamo utilizzato la carta stagnola, abbiamo sentito il rumore che faceva soffiandoci sopra ed accartocciandola... è ruvida come il brutto tempo!



Per fare la nebbia abbiamo utilizzato la paglia sintetica dei cesti natalizi, se provi a guardarci attraverso vedi tutto confuso e se tocchi la nuvola è fredda e quasi umida! Abbiamo messo le goccioline di umidità che scendono giù!



Il sole è stato creato con tessuti caldi!




Il tempo nuvoloso lo abbiamo rappresentato con della carta ondulata, un po' ruvida ma anche piacevole al tatto.

La neve l'abbiamo creata con i dischetti di ovatta e cotone idrofilo perché la neve è soffice appena cade ma poi diventa più compatta e dura.




 Ed ecco il nostro cielo tattile!

Una volta terminate tutte le nuvole le abbiamo appese in sezione pronte ad essere utilizzate!
Ogni mattina guardiamo fuori dalla finestra e scegliamo cosa appendere nel cielo dell'omino della pioggia.

Dietro ogni nuvola abbiamo applicato una parte di velcro adesivo,
la parte corrispondente è sul cartellone.
A ricordo dell'esperienza abbiamo creato una nuvola sonora da donare ad ogni bimbo.
Per prima cosa hanno colorato un foglio con i colori del cielo, visto che i bimbi erano restii a sporcarsi ho creato dei tamponi con ritagli di spugna e mollette.


Ho poi sagomato la forma della nuvola che i bimbi hanno incollato su un foglio riempiendola con qualche manciata di sale o di pastina.


Se agiti la nuvola sembra proprio che stia piovendo: dipingiamo le goccioline con un cotton fioc!


Nel prossimo post vi mostrerò l'attività di una collega che ben si integra con questo percorso.

COME NASCE IL TEMPORALE?

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Oggi voglio lasciare la parola a questa bellissima attività proposta dalla collega Renata Atzeni presso la scuola dell'Infanzia Mons. Timoteo Telo di Cassano d'Adda.


Il temporale è dalla notte dei tempi un evento misterioso e affascinante agli occhi dei bambini. Interpretazione rivista e rivisitata di questo meraviglioso fenomeno naturale: i capricci e i dispetti delle nuvole fanno arrabbiare il cielo!
E anche i bambini fanno i capricci?


Come nasce il temporale?

Due nuvole birbone si facevano i dispetti,
tiravano fuori le linguacce
si davano colpetti...
Come fate anche voi bambini
che siete un po' birboni...
anche le nuvolette, si davan spintoni.
Ma perché tanto litigare?
Non sarebbe meglio andare a giocare?
Anche il cielo si arrabbio' tanto per quel chiasso e quel baccano...
così decise di prendere la situazione... in mano...
Il cielo si tinse tutto di nero...
lampi, tuoni,fulmini, la pioggia cominciò a cadere.
Le nuvole si presero per mano e cominciarono a tremare!
Il cielo continuò a rombare, chissà se il sereno tornerà?
Ma se le nuvolette faranno pace anche il cielo si calmerà!
Le nuvolette si tengono per mano e si danno un bel bacino
Il cielo torna chiaro, azzurro
il sole ricompare a fa a tutti... un bell'inchino!
Adesso voi bambini vogliamo interrogare...
se volete litigare, sapete che temporale
la mamma potrebbe scatenare?!
E' meglio giocare insieme, fare un grande girotondo
tenendosi per mano e girare
intorno al mondo!

Questa la filastrocca che è stata letta, interpretata ed animata utilizzando vari materiali. 



I teli, chiaro e scuro, servono per rappresentare il cielo sereno ed arrabbiato. 
I due guanti sono le rispettive nuvole.
I contenitori delle uova servono per riprodurre il rumore dei tuoni battendoci sopra il cucchiaio o sbattendo i cucchiai insieme.
Le strisce di carta delle uova di pasqua rappresentano la luce dei lampi oppure usate e così anche la torcia. 
Il rumore della pioggia è ottenuto con i semini di mais lasciati cadere su di un piatto prima lentamente e poi più velocemente.
Le mollette per creare il rumore dei denti che battono dalla paura.
I cucchiai di legno per il rumore delle nuvole che si dan colpetti.

ADDOBBO VELOCE PER L'AULA

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Oggi voglio mostrarvi un modo per decorare la vostra aula veramente veloce e di effetto. Tutto quello che vi occorre sono dei palloncini bianchi per fare le nuvole e delle strisce di stoffa o carta crespa colorate per fare l'arcobaleno.




APETTE RICICLOSE

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Ecco delle semplicissime api da realizzare con i più piccoli, io le ho proposte per decorare la nostra sezione, quella delle Apette, appunto.


Materiale occorrente:
- ovali di cartone
- pezzetti di lana nera e gialla 
- ovali di carta di quotidiani o elenchi telefonici o riviste
- filo di nylon da pesca
- occhietti

Realizzazione:
I bambini hanno incollato su entrambi i lati degli ovali di cartone la lana e poi le ali.
Infine ho applicato gli occhietti su entrambi i lati e un filo trasparente per appenderle.

BOTTIGLIE SONORE DELLA SERENITA'

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Queste che vi mostro sono delle bottiglie che ho creato per i miei bimbi della sezione primavera, ispirandomi alle bottiglie della calma della Montessori. Sono state un ottimo aiuto nel periodo degli inserimenti perché hanno incuriosito, intrattenuto, divertito i bambini permettendo loro un distacco più sereno. Per crearle ho utilizzato le bottigliette dei succhi di frutta, le ho riempite con i materiali più disparati che pensavo potessero colpire i bambini sia visivamente che dal punto di vista sonoro. Per essere sicura che i bambini non le potessero aprire ho incollato i tappi con una colla molto forte e poi ho aggiunto il nastro isolante tutto intorno.

Di seguito vi elenco il contenuto delle varie bottiglie:
- tappi di plastica
- gemme di plastica
- perline di plastica
- fiori di stoffa
- bottoni
- campanellini
- paillettes enastro di raso
- piume
- fili di lana
- scarto di matite temperate
- olio per neonati e perline o paillettes o brillantini
- conchiglie
- letterine di plastica
- piccoli pon pon colorati
- bagnoschiuma ed acqua








Le bottiglie sono così piaciute che i bimbi hanno voluto crearne altre: qui stiamo realizzando una bottiglia nascondi giochi con neve sintetica e piccoli animaletti. I bambini, girando e capovolgendo le bottiglie, dovranno indovinate quale animaletto vi è nascosto al suo interno.


Con le guarnizioni dei vasi delle conserve i bambini hanno inventato un nuovo gioco.


ATTIVITA' PER SVILUPPARE LA MOTRICITA' FINE

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Oggi voglio proporvi alcune attività e giocattoli che ho costruito per i miei bimbi della sezione primavera con l'intento di "allenare" le loro manine, rendendole più forti per sviluppare la prensione corretta, opponendo pollice con indice e medio. Questo modo di afferrare gli oggetti con tre dita che si stringono come a formare un becco d'anatra e due che "dormono" sul palmo della mano altro non è che la giusta impugnatura per colori, matite e forbici.

Per realizzare questo gioco ho utilizzato un barattolo di latta con coperchio di plastica e delle cannucce.
Ho bucato il coperchio di plastica in modo da creare fori grandi e piccoli entro cui provar a far passare dei pezzetti ci cannucce. I bimbi si sono dedicati con impegno a quest'attività, dopo vari tentativi sono riusciti ad inserire i pezzi di cannuccia nei fori della dimensione giusta, tralasciando quelli troppo stretti.

Ho utilizzato pezzetti di cannuccia e non cannucce intere in modo che
i bambini potessero afferrarle opponendo indice con pollice e medio.

Inizialmente, quando la cannuccia non entrava nel foro,
i bimbi si spazientivano, poi hanno capito il gioco
Un porta grissini è diventato un grattacielo entro cui inserire ed incastrare le cannucce! I bimbi si divertono molto ad incastrare le cannucce o a farle passare attraverso due fori opposti. Tanta la concentrazione ed il silenzio mentre si svolge questo gioco.



Ho realizzato dei piccoli pon pon di lana, ed invitato i bambini ad afferrarli e suddividerli per colore utilizzando una molletta. L'iniziale difficoltà nel capire da che parte afferrare le mollette mi ha fatto apportare una piccola modifica, colorando di rosso la parte in cui i bambini dovevano afferrare la molletta.




Con un cestino di plastica, dello spago e delle mollettine ho creato un piccolo stendipanni!


 Con carta da regalo plastificata ho creato dei piccoli vestitini che i bambini dovevano appendere ad asciugare.


E per imparare a tenere in ordine e ben apparecchiata la tavola ho giocato a far indossare ai bimbi, in modo autonomo, il loro tovagliolo e posizionare forchetta, cucchiaio e bicchiere su di una tovaglietta dove avevo tracciato le loro sagome.


RACCONTIAMO LA MAGIA DEL NATALE ATTRAVERSO MUSICA E PAROLE: RECITA DI NATALE

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"NINNA NANNA DI NATALE" questo il titolo di un dolcissimo libro con cd adatto per spiegare e raccontare il Natale ai più piccoli, edito da Elledici ed uscito da pochi giorni.


Ve lo segnalo con piacere perché le musiche sono composte da un mio concittadino, Raffaele Maltoni, che da anni lavora con i bambini componendo per loro canzoni che poi utilizza nei suoi laboratori musicali. Già vi avevo parlato di lui QUI e QUI

Perché non farsi perdere questo libro? Ve lo racconta Raffaele stesso:

"Protagonista e filo conduttore è la stella che compare in cielo quando nasce Gesù e ci accompagna alla scoperta dell'Amore più grande! Ideale per laboratori di preparazione al Natale nelle scuole o nelle case con i genitori, questo libro con il cd può essere utilizzato a partire dai tre anni. Nella realizzazione delle musiche ho ricercato le sonorità che potessero richiamare i luoghi dove è nato Gesù. Per questo ho utilizzato le chitarre, l'arpa, il violino, l'oboe, il pianoforte ed il violoncello."

Potete ascoltarne alcuni estratti QUI ed acquistarlo QUI

Il libro parla del Natale dal punto di vista della stella cometa, è composto da bellissime immagini e 4 canzoni con relative basi che possono essere utilizzate per le vostre recite di Natale. Ecco un copione che ho scritto proprio basandomi sul libro e dove ho inserito alcuni brani del cd.

RECITA DI NATALE: NINNA NANNA DI NATALE 
(Musiche tratte dal cd omonimo edizioni Elledici)

STELLINA 1: Amiche, correte, guardate laggiù, sta arrivando la stella cometa! Venite tutte, evviva!
STELLINA 2: Ci hai chiamato? Cosa succede?
STELLINA 1: (Tutta agitata) Venite, venite! Guardate, sta arrivando la stella cometa!
STELLINA 2: Ma allora siamo quasi a Natale! Festeggiamo nuovamente il compleanno di Gesù!
(Intanto la cometa avanza)
STELLINA 3: Guardate che coda luminosa e che lunga scia dietro di lei.
STELLINA 2: (Mettendosi una mano davanti agli occhi) E' talmente forte la sua luce che non riesco a guardarla.
STELLINA 1: Per forza è così luminosa; deve illuminare la strada a tanta gente e guidarla alla grotta di Gesù.
COMETA: (Arrivando) Ciao sorelline, sono tornata. Come state?
STELLE: Noi bene, e tu?
COMETA: Anch'io sto bene, nonostante sia sempre in viaggio. Devo essere bella e luminosa per il Natale di Gesù.
STELLINA 1: Ti prego, fermati con noi e raccontaci ancora la storia della nascita di Gesù!
COMETA: E' una storia ricca di amore… (Le stelline si fanno intorno alla cometa)
STELLE: Dai, dai, raccontaci!
COMETA : Allora ascoltate…

CANTO: NINNA NANNA DI NATALE

STELLINA 1: Che bello! Che emozione!
STELLINA 2: è una storia speciale!
STELLINA 3: dai raccontacela un'altra volta!
COMETA : Farò di più, ve la farò vedere, chiudete gli occhi e vedrete cosa è accaduto tanti anni fa.

BUIO

ANGELO GABRIELE:  ti saluto Maria, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne.
MARIA: Chi sei?
ANGELO GABRIELE: Non temere, Maria , tu hai trovato la grazia presso Dio. Ecco, avrai un figlio al quale darai il nome di Gesù. Sarà il figlio di Dio e il suo regno non avrà fine.
MARIA: Eccomi sono la serva del Signore perciò  sia fatta la sua volontà!
ANGELO GABRIELE:  Tu e Giuseppe siete stati scelti da Dio perché siete molto buoni. Per questo Dio vi vuole affidare il Figlio suo.
MARIA: Sia fatto come tu dici. (Emozionata) Non vedo l'ora che venga Giuseppe per raccontargli tutto questo.
ANGELO GABRIELE:  Ricordati, Maria, che il bambino che nascerà da te sarà un bimbo speciale… sarà il Figlio di Dio. Insegnerà a tutti a volersi bene, porterà la pace e l'amore sulla terra. Dio vuole che venga chiamato Gesù.

(Pian piano la luce si fa più debole e l'Angelo scompare. Arriva Giuseppe)

GIUSEPPE: Ciao, Maria, cos'hai? Mi sembri un po' spaventata.
MARIA: Sai, è venuto qui da me un angelo del Signore per chiedermi se voglio diventare la mamma di Gesù, il Figlio di Dio.
GIUSEPPE: Tutto questo è meraviglioso!

BUIO

STELLINA 1: Che spettacolo! Quasi come un film!
STELLINA 2: Ricordati che tutto questo è successo davvero.
STELLA 3: Che bello! E poi?
COMETA: La mia luce ha richiamato gli angeli che sono subito accorsi sulla terra: ognuno doveva annunciare agli uomini la buona notizia…
STELLINA 1 : Ma come?
COMETA: Chiudete ancora gli occhi: ecco come un angelo è apparso ad alcuni pastori che stavano sorvegliando i loro greggi.

 BUIO

PASTORE 1: Ehi, ma da dove viene questa luce?
ANGELO: Ascoltate non temete…
PASTORE 2: Chi è che ci chiama, cosa succede?
ANGELO: Siate felici, io vi porto una buona notizia: stanotte è nato il Salvatore. Presto, accorrete, andate laggiù, in quella grotta. Seguite la stella e troverete il bambino. Andate ad adorarlo.
PASTORE 1: Ma cosa possiamo portargli? Noi non abbiamo nulla! Siamo talmente poveri…
ANGELO: Gesù non vuole tesori, vuole il vostro amore. Presto, andate da lui.
PASTORE 2: Che notte beata!
PASTORE 3: Guardate laggiù , in quell'umile rifugio si è compiuto il miracolo: il piccolo Gesù è venuto al mondo, venite andiamo a portagli i nostri doni.
PASTORE 1: Signore , noi siamo qui per ringraziarti del tuo amore e della tua grazia.

BUIO

STELLINA 1: (Alla cometa) Continua il tuo racconto. Che cosa è successo dopo?
COMETA: Tutti volevano fare doni a Gesù, ognuno secondo le proprie possibilità. Alcuni erano molto preziosi… come quelli dei Magi. Ho faticato non poco a farmi vedere da loro, abitavano molto lontano ed ho dovuto fare molta strada, ma poi ci sono riuscita.  chiudete gli occhi e vedrete!

BUIO

COMETA: (guardando verso il pubblico) Adesso devo farmi vedere dai re Magi, saggi studiosi delle stelle, in modo da guidarli alla capanna di Gesù.
MELCHIORRE: Questa sera il cielo mi sembra più luminoso del solito.
GASPARE: aspetta, fammi vedere, hai ragione, guarda, c'è la stella cometa!
BALDASSARRE: ehi, ma quello è il segnale che da tanto attendavamo!
MELCHIORRE: Non possiamo aspettare oltre!
GASPARE: prepariamo i cammelli ed andiamo!
BALDASSARRE: Non dimentichiamoci i nostri doni!
(I magi si mettono in viaggio ed arrivano alla capanna)

CANTO: TRE MAGI

BUIO

(Scena natività)

STELLA COMETA: Io ti porto la luce e la gioia di tutte le persone felici per la tua venuta
PASTORI in coro: Noi non abbiamo nulla da donarti, solo il nostro amore
MELCHIORRE: Che tu sia benedetto bambino Gesù . Per te questo oro.
GASPARE: Grazie bambino Gesù per essere sceso fra noi. Ecco la mia mirra.
BALDASSARRE: Sia lode e gloria nell'alto dei cieli. Accetta il mio incenso.

BUIO

COMETA: Beh, i doni dei Magi erano molto preziosi… Ma Gesù ha apprezzato moltissimo anche i doni più umili, come quelli dei pastori, che erano le persone più povere andate a rendergli omaggio. Ha gradito tantissimo i loro regali perché sono stati offerte con il cuore.
STELLINA 1: Anche quest'anno Gesù riceverà dei doni?
COMETA: Amare Gesù significa avere tanta pace nel cuore, Gesù è un bambino di pace. E' nato proprio per portare nel cuore di tutti gli uomini la pace e l'amore.
STELLE: Vogliamo cantare al mondo questa canzone…

CANTO: OGGI E' NATO GESU'


PRESEPE IN VALIGIA

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Oggi voglio mostrarvi il presepe che abbiamo realizzato quest'anno nella mia sezione: un presepe in valigia o un libro-presepe che i bambini possono trasportare con facilità e collocare dove vogliono per osservarlo e divertirsi a raccontare gli eventi principali raffigurati.
Scena 1: Annuncio ai pastori
Scena 2: Natività con adorazione dei pastori e dei Magi
Scena 3: Fuga in Egitto

Terminata la realizzazione del presepe i bambini sono rimasti incantati
dal loro lavoro, complici anche le lucine al led che ho aggiunto.
Per realizzarlo abbiamo utilizzato una scatola di cartone a forma di valigetta sui lati della quale abbiamo dipinto il cielo e le montagne. 


Dopo aver colorato tutta la scatola abbiamo realizzato la scena della Natività e dell'adorazione dei Re Magi creando i personaggi con le anime dei rotoli di carta igienica, stoffa e lana. Abbiamo realizzato anche un angelo e una stella cometa che disperdeva la sua polvere di stelle in tutto il cielo!

Abbiamo realizzato la capanna con cartoncino,
l'anima di un rotolo di carta da cucina e della lana

Scena 2: Natività ed Adorazione dei Magi

Particolare scena 2: Natività

Particolare scena 2

I bambini hanno disegnato i pastori e realizzato delle pecorelle
con finta pelliccia e cartoncino.


Le scene 1 e 3 sono state realizzate con i disegni dei bambini, in modo che ognuno potesse contribuire alla realizzazione del presepe.

Scena 1: Annuncio ai Pastori

Scena 3: Fuga in Egitto



Abbiamo rappresentato la scena della Fuga in Egitto perché è un episodio che ha molto colpito i bambini ed abbiamo voluto assecondarlo.
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