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Channel: Dada Pasticciona
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INVERNO E DIVERSITA'

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Ho invitato i bambini a sedersi nell'angolo delle storie e ho creato un' atmosfera misteriosa e rilassata facendo penombra ed illuminando la stanza con una candela profumata accesa al centro del cerchio. Ho raccontato loro che quello era un cerchio magico e che grazie al silenzio e all'ascolto potevamo entrare nella storia. Ho invitato quindi tutti a chiudere gli occhi ed ho disegnato sui loro volti dei baffetti ed un nasino da coniglio. Ho anche fatto indossare a turno delle orecchie luminose poi ho iniziato il racconto:
Quella mattina, quando la leprottina bianca Patatai si svegliò, il bosco era ricoperto di neve. Felice per la novità uscì con due balzi dalla tana e cominciò a ruzzolare, saltellare e lanciare la neve, infine andò a cercare gli altri cuccioli del bosco per giocare con loro. Corse su verso la sorgente di Acquafredda. Mentre risaliva il torrente scorse la propria immagine riflessa su una lastra di ghiaccio… Una macchia color vinaccia le era spuntata intorno a un occhio e si estendeva su su, fino a metà dell'orecchio! Patatai si strofinò sulla neve fresca ma, per quanto facesse, la macchia era sempre lì. Piagnucolando e nascondendosi alla vista di alcuni amici che stavano arrivando, corse a chiudersi nella sua tana. Piangeva disperata e la mamma non riusciva proprio a consolarla. Patatai aveva paura di essere derisa dagli altri cuccioli. Gli amici invece ebbero un'idea per farla uscire a giocare. Iniziarono a schiacciare un po' di bacche e frutti di bosco e cominciarono a spargerne il succo sul naso, intorno agli occhi e alla bocca e persino sul dorso e le zampe. Sembrava che la piccola banda avesse indossato la maschera di Arlecchino! Dal fondo della sua tana, quando Patatai vide gli amici macchiati e colorati in quel modo, rimase molto sorpresa, ora non era più la sola ad avere una macchia! Uscì dalla tana e… tutti cominciarono a ridere, scherzare e fare capriole sulla neve. 
Ho accompagnato poi i bambini nella sala predisposta per la psicomotricità che avevo in precedenza trasformato in un paesaggio invernale ricoprendo il pavimento con teli di tessuto non tessuto, lenzuola, carta da pacchi, pelliccia, gommapiuma bianca, carta argentata, palline di polistirolo o carta velina… 
Utilizzando il cd allegato al libro ho invitato i bambini a fare come Patatai e giocare con la neve rotolandosi a terra, o lanciando le palline. Poi li ho invitiati  a strofinarsi la neve sul viso per rimuovere la macchia e poi a correre a rifugiarsi nella loro tana (sotto i teli e le lenzuola) per non farsi vedere dagli amici. Ho lasciato tempo ai bambini di vivere l'esperienza, poi li ho riportati al silenzio e li ho fatti sdraiare per riposare. Ho poi guidato loro, sempre rimanendo con gli occhi chiusi, a toccare i materiali su cui si erano sdraiati e a esprimere le sensazioni tattili provate.



Nei giorni seguenti ho proposto tante altre attività:

- Realizzato una tavola tattile con i materiali che i bimbi avevano toccato:



- Mostriamo ai bambini la pagina del libro in cui sono ritratti i vari cuccioli del bosco mentre schiacciano bacche e mirtilli per macchiarsi e facciamo notare loro che anche la neve è colorata e variopinta. Proponiamo quindi di giocare a creare delle macchie sulla neve, che nel nostro caso è rappresentata da un foglio bianco, utilizzando una tecnica nuova ma molto divertente: la marble art ovvero la pittura con le biglie.





Creiamo poi una piccola leprottina.



- Il contatto che i bambini hanno avuto fino a questo momento con la neve ed il ghiaccio è stato simbolico. Proponiamo quindi un'attività che permetta loro di sperimentare la sensazione del freddo e creare un quadro a ricordo di tutte le esperienze finora vissute: giochiamo con i cubetti di ghiaccio colorati con coloranti alimentari o succo di frutta. Invitiamo i bambini ad usarli come se fossero dei colori, facendoli scorrere su di un foglio per lasciare tracce variopinte del tutto casuali.




Utilizziamo anche i cubetti di ghiaccio colorati tritati per renderli, nella consistenza, più simili alla neve.



- Mettiamo ad asciugare i fogli così colorati ed invitiamo i bambini ad utilizzare i cubetti di ghiaccio colorati avanzati per realizzare una scultura di gruppo. Quando la scultura sarà terminata sorprendiamo i bambini gettando un po' di sale sul ghiaccio. Il processo di erosione scatenato dal sale scioglierà parte della scultura dandole una forma imprevista ed originale. 

Questa storia è stata anche lo sfondo integratore della festa di carnevale, ogni bimbo ha lasciato la macchia della propria mano sulla maglietta degli amici, proprio per simboleggiare l’amicizia e l’accettazione. Questa storia ci ha anche introdotti al tema dell’anno: l’intercultura.





SCULTURE APPETITOSE

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Per stimolare  la creatività dei bambini ho mostrato loro delle fotografie di sculture di ghiaccio realizzate da Andy Goldsworthy
Ho raccontato che questo artista ama la natura e che quando era bambino si divertiva a giocare con la neve per realizzare le sue opere.
Ho poi chiesto ai bambini di ispirarsi all'artista e creare le proprie sculture.
Siamo usciti, adeguatamente vestiti, per osservare, toccare e costruire sculture.
Ma la neve era poca e non riuscivamo a costruire nulla e così...
... ho deciso di utilizzare le zollette di zucchero.
Ho messo a disposizione dei bambini del miele per aiutare le zollette a stare unite.







I bambini si sono divertiti molto sia a costruire che a leccarsi le dita ed assaggiare lo zucchero!

ALBERI INVERNALI DA GUSTARE!

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Oggi voglio parlarvi di un'attività proposta nei miei primi anni di insegnamento, quando ancora non avevamo la macchina fotografica digitale e questo blog non era nemmeno un pensiero lontano.

Con le mie colleghe abbiamo proposto ai bambini un laboratorio di intersezione di cucina per realizzare un albero invernale da mangiare.

Lo stupore dei bambini è stato tanto, quando glielo abbiamo proposto, non credevano alle loro orecchie: come si può mangiare un albero?

E così hanno iniziato a fare supposizioni, siamo andati anche in giardino ad osservare gli alberi innevati da vicino, la neve potevamo mangiarla, ma l'albero proprio no!

E così ecco la sorpresa! Abbiamo messo gli ingredienti sul tavolo ed invitato i bambini a seguire la ricetta che passo passo indicavamo loro, aiutate anche da immagini preparate per l'occasione.

Ingredienti:
75 grammi di cacao amaro in polvere
100 grammi di zucchero al velo
200 grammi di burro
250 gr di biscotti secchi sbriciolati
popcorn per guarnire

Questa è la ricetta del salame al cioccolato,
la stessa che abbiamo utilizzato per fare il tronco dell'albero.

Per prima cosa i bambini hanno sbriciolato i biscotti secchi


Poi li hanno messi in un contenitore insieme agli altri ingredienti e mescolato, prima con un cucchiaio, poi con le mani, in modo che il loro calore facesse sciogliere bene il burro e farlo amalgamare bene con gli altri ingredienti. Se necessario mettiamo un po' di latte. (se non volete usare burro o margarina potete sostituirli con la ricotta)


Infine ogni bambino ha creato, su di un piatto di plastica, il proprio albero che ha poi decorato con i popcorn. (se preferite potete usare la panna o delle mini meringhe o dei marshmallow al posto dei pop corn).
Ed ecco fatto!



Pronti da portare a casa... se non li mangiano prima!


ANGOLO INVERNALE: quando la neve non c'è.

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Volete parlare di inverno con i bambini ma la neve da voi non c'è?
Guardate cosa ho fatto anni fa' cliccando QUI.
Ma nella mia mente spesso compaiono, come fulmini a ciel sereno, le idee ed allora vi racconto questa e vediamo se vi piace.
Avevo la sezione dei tre anni e volevo creare un angolo che potesse stimolare nei bambini la curiosità verso la stagione invernale.
Ed ecco fatto!
Ho ricoperto il tappeto con un lenzuolo bianco, ho messo dei cuscini, ho creato delle tende e tappezzato le pareti con carta da pacco e immagini di opere d'arte invernali.
Ecco alcune delle opere:
Paesaggi invernali di Gauguin e Monet
Albero con la neve di Munari
Alcune installazioni di ghiaccio di Goldworthy
Cacciatori nella neve di Brugel
Winter di Bouffan
Winter di Goya
Opere di Tony Cragg
Ne trovate una ricca galleria in questo video




STORIA DI GOCCIA E FIOCCO: per parlare di inverno, amicizia, diversità.

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Oggi voglio parlarvi di un meraviglioso libro, che incanta fin dalla copertina, sto parlando di:
STORIA DI GOCCIA E FIOCCO edizioni Il Castoro
La particolarità del testo è che si legge da entrambi i lati, da una parte si parla di un fiocco di neve e dall'altra di una goccia di inchiostro, a metà libro i due protagonisti si incontrano...
ma andiamo per ordine.
Una mattina, proprio mentre fuori stava cadendo qualche fiocco di neve, abbiamo trovato in sezione una sorpresa e curiosi come siamo abbiamo iniziato a leggere:
Fiocco aspettava da tanto tempo il suo momento: lasciare la nuvola e volare per andare a posarsi...dove? Tra tutti quei colori e quelle voci allegre magari.
Goccia vorrebbe poter camminare tra splendide illustrazioni, vivere avventure, ma è solo una goccia di inchiostro in bilico su una boccetta di colore nero.
Le nuvole passano, sui cieli di Fiocco e Goccia! Tante, piene e sul punto di collassare in tormenta, riempiono la città di un silenzio ovattato che rallenta i ritmi e rende le case piccoli punti di luce e di attesa.
I gatti controllano instancabili i movimenti della Natura, gli uomini si muovono lenti, alcuni a testa china, altri sull'uscio di una pasticceria, pronti, loro malgrado, a cambiare le sorti di un fiocco di neve con la forza di un solo respiro.
Poi c'è il vento: in alto sposta veloce le nuvole verso la città e dall'altra parte, in basso, apre la finestra, fa volare ovunque i disegni e rovescia il vasetto d'inchiostro.
Così, tanto la goccia che il fiocco, stanno muovendosi entrambi verso il loro ignoto destino.
Si incontreranno, ovviamente, nell'aria.
"Fiocco chiese: Posso ?
Goccia rispose: Si
E si sentì felice come non era stata mai."
Il loro abbraccio nel cuore del libro dà vita a tante storie, quelle di Fiocco e Goccia che si mescolano, si uniscono… perché quando incontri una persona esci cambiato…
Dopo la lettura abbiamo drammatizzato la storia e giocato a far volare fiocco e goccia trasformandoci in una nuvola e muovendoci al ritmo dell'Inverno di Vivaldi.



Dopo l'attività motoria abbiamo voluto riprodurre alcune pagine del libro e così sono nate tante attività:

1)Abbiamo ricreato la città dove si svolge la storia:
Per fare il cielo pieno di fiocchi di neve abbiamo costruito dei timbri intrecciando degli scovolini, bagnandoli nel colore e stampandoli.


Nel cielo abbiamo messo una nuvola e i nostri protagonisti, Goccia e Fiocco.



Con del tessuto non tessuto e della carta velina bianca abbiamo creato le montagne e la città innevata.
Per le case abbiamo utilizzato delle scatole e del materiale di riciclo.


Abbiamo messo anche il circo...


e una cascata che si getta in un fiume ghiacciato. I bambini hanno utilizzato tantissimo questo plastico per mettere in scena e drammatizzare la storia ma anche per inventarne delle loro.



2) Abbiamo realizzato un quadretto:
Abbiamo bagnato dei vassoi di riciclo di cartone bianco e ricoperti di pezzi di carta velina colorata che poi abbiamo a sua volta bagnato aiutandoci con un pennello.

Una volta asciutto il tutto abbiamo tolto la carta velina, sorpresa! Il vassoio aveva dei colori bellissimi.
Sopra questa base con la tecnica del collage ogni bambino ha creato la propria città invernale.



3)L'incontro fra Goccia e Fiocco:
Con una centrifuga abbiamo giocato a mescolare i colori di Goccia e Fiocco: il bianco e il nero.
Prima di tutto abbiamo diluito le tempere e poi fatte gocciolare su un disco di cartoncino 


Abbiamo inserito il disco nella centrifuga, messo il coperchio e girato. I bambini erano divertitissimi!



Ed ecco il risultato finale!


L'incontro tra Goccia e Fiocco è una bellissima metafora dei nostri tempi: racconta di quanto sia speciale e improvviso l'incontro con la diversità.
L'abbraccio di Fiocco e Goccia apre allo stupore, alla meraviglia di cosa può succedere quando incontri un'altra persona, di come il tuo mondo, la tua realtà può cambiare. E' una iniezione di fiducia, una spinta ad aprirsi al nuovo senza timori.
4) E così abbiamo giocato a mescolare le storie dei due protagonisti:
Il bianco di fiocco e i ricordi colorati di goccia che aveva vissuto nelle immagini del suo disegnatore si sono incontrati e sono diventati un'unica storia.


LE STAGIONI CON L'ALBERO GIOVANNI

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Ecco come abbiamo cambiato, stagione dopo stagione, l'albero Giovanni di cui vi ho già parlato precedentemente QUI e QUI.

Albero Giovanni in Autunno: 



Albero Giovanni a Natale


Albero Giovanni in Inverno: Abbiamo riciclato dei pizzi sotto torta decorandoli con avanzi di carta velina scolorita e ritagli di carta su cui avevamo utilizzato le fustelle a pulsante a forma di fiocco di neve.



Albero Giovanni in Primavera: 
Abbiamo creato dei fiori tagliando a strisce dei bicchieri di plastica colorati e puntandole poi verso il centro. Abbiamo poi messo dei tappi delle bottiglie del latte, delle perline ed ecco come sono venuti!




Abbiamo poi aggiunto le foglie decorandole a piacere, i bambini si sono divertiti tantissimo!



Purtroppo non abbiamo avuto tempo di fare la versione estiva, la scuola è finita prima!

LA PECORA E' NEL BOSCO

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La pecora è nel bosco, BUM; (2 v.)
la pecora è nel bosco, larillarillalero;
la pecora è nel bosco, larillarillala.

Vogliam vedere il bosco, BUM; (2 v.)
vogliam vedere il bosco, larillarillalero;
vogliam vedere il bosco, larillarillala.

Il fuoco l'ha bruciato, BUM; (2 v.)
il fuoco l'ha bruciato, larillarillalero;
il fuoco l'ha bruciato, larillarillala.

Vogliam vedere il fuoco, BUM; (2 v.)
vogliam vedere il fuoco, larillarillalero;
vogliam vedere il fuoco, larillarillala.

L'acqua l'ha spento, BUM; (2 v.)
l'acqua l'ha spento, larillarillalero;
l'acqua l'ha spento, larillarillala.

Vogliam vedere l'acqua, BUM; (2 v.)
vogliam vedere l'acqua, larillarillalero;
vogliam vedere l'acqua, larillarillala.

Il bue l'ha bevuta, BUM; (2 v.)
il bue l'ha bevuta, larillarillalero;
il bue l'ha bevuta, larillarillala.

Vogliam vedere il bue, BUM; (2 v.)
vogliam vedere il bue, larillarillalero;
vogliam vedere il bue, larillarillala.

Michele l'ha ucciso, BUM; (2 v.)
Michele l'ha ucciso, larillarillalero;
Michele l'ha ucciso, larillarillala.

Vogliam veder Michele, BUM; (2 v.)
vogliam veder Michele, larillarillalero;
vogliam veder Michele, larillarillala.

La morte l'ha rapito, BUM; (2 v.)
la morte l'ha rapito, larillarillalero;
la morte l'ha rapito, larillarillala.

Vogliam veder la morte, BUM; (2 v.)
vogliam veder la morte, larillarillalero;
vogliam veder la morte, larillarillala.

La morte non si vede, BUM; (2 v.)
la morte non si vede, larillarillalero;
la morte non si vede, larillarillala.

La storia è finita, BUM; (2 v.)
la storia è finita, larillarillalero;
la storia è finita, larillarillala

Premi qui per ascoltare la canzone

http://www.immaginianimali.com/immagini-pecora-da-stampare-326.htm


Inaugura una nuova sezione, quella dei bans che cantiamo a scuola con i bambini.
Vi riporto il testo e, qualora lo riesca a trovare un link per sentirne la versione cantata.
Ad ogni canzone verrà allegata un'immagine per realizzare la scatola o il cartellone delle canzoni.
Ogni mattina, a turno, i bimbi verranno invitati a scegliere o sorteggiare una figura che pian pianino impareranno ad associare ad una canzone.

SE SEI FELICE

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Se sei felice e tu lo sai batti le mani (clap clap)
Se sei felice e tu lo sai batti le mani (clap clap)
Se sei felice e tu lo sai dimostrarmelo potrai
se sei felice e tu lo sai batti le mani (clap clap)
Se sei felice e tu lo sai batti i piedini (stomp stomp)
Se sei felice e tu lo sai batti i piedini (stomp stomp)
Se sei felice e tu lo sai dimostrarmelo potrai
se sei felice e tu lo sai batti i piedini (stomp stomp)
Se sei felice e tu lo sai chiudi gli occhietti (chiudi chiudi)
se sei felice e tu lo sai chiudi gli occhietti (chiudi chiudi)
se sei felice e tu lo sai dimostrarmelo potrai
se sei felice e tu lo sai chiudi gli occhietti (chiudi chiudi)
Se sei felice e tu lo sai fai tutto insieme (clap clap, stomp stomp, chiudi chiudi)
se sei felice e tu lo sai fai tutto insieme (clap clap, stomp stomp, chiudi chiudi)
Se sei felice e tu lo sai dimostrarmelo potrai
se sei felice e tu lo sai fai tutto insieme (clap clap, stomp stomp, chiudi chiudi)

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http://www.disegnidacolorareonline.com/disegni-da-stampare/pokoyo-bambino-da-colorare

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IL RE FLOCINAM

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Un bambino saltella e canta:

Umh è sono il re Flocinam
Umh è sono il re Flo
Umh è sono il re Flocinam
Umh è umh è umh è è è

I bambini disposti in cerchio attorno a lui rispondono:

Siam siam le belle rane (3 v)

Il bambino indica un compagno che lo sostituirà dicendo:

Eih un rospo!

http://www.disegni-da-colorare-gratis.it/index.php/Cartoni-animati-e-film/Littlest-Pet-Shop/Animaletto-da-colorare-Littlest-Pet-Shop-14-ranocchio

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LA STREGA

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C’è una strega in un convento uuuuh aaaah
Ha le gambe tutte storte uuuuh aaaah
Ha i denti bianchi e gialli uuuuh aaaah
Ha il naso a peperone uuuuh aaaah
E quando apre la porta grida: AHHHHH



http://tuttodisegni.com/halloween-strega-da-colorare/

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SIAMO ANDATI ALLA CACCIA DEL LEON

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Rit.
Singing ja ja yuppj yuppj ja ja
Singing ja ja yuppj yuppj ja
Singing ja ja yuppj ja ja 
Yuppj yiuppj ja ja 
Yuppj yuppj ja!

Siamo andati alla caccia del leon
Pem pem (2) Siamo andati alla caccia (2)
Siamo andati alla caccia del leon
Pem pem

Rit.
Singing ja ja yuppj yuppj ja ja
Singing ja ja yuppj yuppj ja
Singing ja ja yuppj ja ja 
Yuppj yiuppj ja ja 
Yuppj yuppj ja!

Salpa l'ancora la nave per partir
Tu tu (2)Salpa l'ancora la nave (2)
Salpa l'ancora la nave per partir
Tu tu

Rit.

Stan gli amici sulla riva a salutar
Bye bye (2) Stan gli amici sulla riva (2)
Stan gli amici sulla riva a salutar
Bye bye

Rit.

 Siamo già nella foresta equatorial
Brrr brr (2), Siamo già nella foresta (2)
Siamo già nella foresta equatorial
Brrr brr

Rit.

Il leone sta dormendo non lontan
Ron ron (2)
Il leone sta dormendo (2)
Il leone sta dormendo non lontan
Ron ron

Rit.

Stiamo attenti non facciamolo svegliar
Sst sst (2)
Stiamo attenti non facciamo (2)
Stiamo attenti non facciamolo svegliar
Sst sst

Rit.

Se si sveglia lui ci mangia in un boccon
Gnam gnam (2)
Se si sveglia lui ci mangia (2)
Se si sveglia lui ci mangia in un boccon
Gnam gnam

Rit.

Siamo andati alla caccia del leon
Pem pem (2)
Siamo andati alla caccia (2)
Siamo andati alla caccia del leon
Pem pem

Rit.

Premi qui per ascoltare la canzone

http://www.gaiaabbonizio.it/animali-da-colorare-2.html

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SIAM TUTTI GATTI

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Rit.
Siam tutti gatti miao, miao, miao (2volte)
Siam tutti gatti, siam tutti gatti
A miagolar, miao, miao!

Si presenta un bel gattone
Con gli occhiali
Con gli occhiali di cartone
Mi sembrava un dottorone
E si mise e si mise a miagolar
Miao, miao!

Rit.
Siam tutti gatti miao, miao, miao (2volte)
Siam tutti gatti, siam tutti gatti
Si presenta un bel gattaccio
Con l'ombrello con l'ombrello
Sotto al braccio
Mi sembrava un gran pagliaccio
E si mise e si mise a migolar
Miao, miao!

Rit.
Siam tutti gatti miao, miao, miao (2volte)
Siam tutti gatti, siam tutti gatti

Si presenta un bel gattino
Che suonava, che suonava il violino,
mi sembrava un amorino
e si mise, e si mise a miagolar
miao, miao!

Rit.
Siam tutti gatti miao, miao, miao (2volte)
Siam tutti gatti, siam tutti gatti

http://www.bambiniinfattoria.it/ingrandimento_GATTO--GATTINO--MICIO--MICETTI-da-colorare_537_0_1.html

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I TRE PORCELLINI

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Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallalla-lallà.
Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallalla-lallà.

In un tiepido mattin
se ne vanno i porcellin
dimenando al sole i loro codin,
spensierati e birichin.

Il più piccolo dei tre
ad un tratto grida "ahimé",
da lontano vedo un lupo arrivar
"non facciamoci pigliar".

Marcia indietro fanno allor
filando a  gran velocità
mentre il lupo corre ancora a casa sono già
Prima chiudono il porton
poi s'affacciano al balcon
or che il lupo non può prenderli più,
tutti e tre gli fan cucù.

Ah ah ah che bell'affare, il lupo non potrà cenar
Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallalla-lallà.

Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin
mai nessun ci dividerà, trallalla-lallà.

Premi qui per ascoltare la canzone

http://www.coloratutto.it/disegni_3_porcellini/

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LE DITA

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Il pollice viaggia con l'autostop
L'indice spesso dice di no
Poi viene il medio che pensa chiissà
Se l'anulare l'anello ce l'ha
Poi viene il mignolo che è il più piccolino
Sta dappertutto è un po biricchino
Poi tutti insieme suonano il piano
Fanno ciao ciao
E si danno la mano

Premi qui per ascoltare la canzone

http://pixabay.com/it/pollice-su-mano-come-confermare-307176/

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ERA UNA NOTTE D'ACQUA A CATINELLE

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Era una notte d'acqua a catinelle,
andavo in giro senza le bretelle,
a un certo punto vidi un cimitero:
oh, com'era buio oh com'era nero.

E saltellando tomba dopo tomba,
vidi una bionda, mamma mia che bionda,
era il fantasma della zia Gioconda,
che ripuliva la sua tomba nera e fonda.

E i vermicelli freschi di giornata
se li mangiava come fosse l'insalata
e il gatto nero re del cimitero
si rivoltava come fosse un corvo nero.

Questa canzone non ha significato,
è come fare il vino col bucato,
è come dire buona notte al muro,
e lavarsi i denti con il cianuro!

Premi qui per ascoltare la canzone

http://www.educolor.it/disegno-da-colorare-vermicello-i17843.html

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GIOCOMOTRICITA' E PREGRAFISMO: IMPARARE GIOCANDO!

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Oggi voglio parlarvi di questo bellissimo progetto che abbiamo svolto a scuola da ottobre a dicembre: il progetto di motricità con gli scacchi!
Quando l'ho proposto ai genitori ero entusiasta perché ne vedevo le potenzialità, ma mai mi sarei immaginata che arrivasse a rinforzare, creare e sviluppare nei bambini una così vasta gamma di abilità e competenze indispensabili per iniziare la scuola primaria con tanta sicurezza e sicuramente con una marcia in più.
E non da ultimo, il progetto ha coinvolto, appassionato, incuriosito e divertito i bambini che hanno saputo impegnarsi, concentrarsi e mantenere dei tempi di attenzione altissimi! Il fatto poi che fosse un gioco che vedevano fare a casa dai più grandi li ha motivati ulteriormente e spinti a volerne sapere sempre di più, cercando di riportare ciò che imparavano anche in classe e a casa.
Ma andiamo per ordine.
Una mattina è arrivato Roberto, con una grandissima scacchiera dove potevamo camminarci dentro e ci ha raccontato una storia:

C'ERA UNA VOLTA UN CASTELLO CON DELLE TORRI, CIRCONDATO DA UN FOSSATO. (La scacchiera gigante è il castello).
NEL CASTELLO, CONTROLLATO DAL NANO BOLEDO (Un pupazzo che sta fuori dalla scacchiera e che i bambini devono guardare quando si muovono, in modo da capire verso quale direzione devono andare), VIVEVANO RE, REGINE, THOR LA TORRE, LALLO IL CAVALLO, ALFY L'ALFIERE, ADONE IL PEDONE. IL CASTELLO AVEVA TANTE STANZE, BIANCHE E NERE. SI POTEVA VISITARE TUTTO IL CASTELLO MA IL RE AVEVA MESSO DELLE REGOLE: NON SI POTEVA MAI STARE IN DUE NELLA STESSA STANZA (aveva paura che i sudditi parlassero male di lui) E BISOGNAVA MUOVERSI CON IL PASSO DEL CASTELLO, SE SI SBAGLIA IL MAGO DEL CASTELLO TI FA DIVENTARE INVISIBILE E SEI ELIMINATO. IL PASSO DEL CASTELLO E' FACILE DA RISPETTARE SOLO SE SI E' CONCENTRATI ED ATTENTI: BISOGNA MUOVERSI DA UNA STANZA ALL'ALTRA SENZA TOCCARE I MURI DELLE STANZE ATTORNO (cioè senza mettere il piede a metà fra il quadretto bianco e quello nero)  E NON PUOI SALTARE UNA STANZA, PUOI MUOVERTI SOLO IN QUELLE VICINE A DOVE SEI. IL GRAN MAESTRO DI CORTE CI INSEGNA IL PASSO DEL CASTELLO PRIMA IN MODO SEMPLICE, POI AGGIUNGENDO DELLE DIFFICOLTA': QUANDO SIAMO NELLA STANZA BIANCA DOBBIAMO FARE UN SALTO, POI UN PASSO PER ANDARE NELLA STANZA NERA, POI BATTERE LE MANI, POI UN PASSO… DOBBIAMO RISPETTARE UN RITMO: SALTO-PASSO-BATTITO DI MANI-PASSO FINO A QUANDO NON TERMINIAMO DI PERCORRERE LA SCACCHIERA. ABBIAMO ANCHE IMPARATO IL BALLO DI CORTE. PRIMA DAME E CAVALLIERI SI INCONTRANO, MUOVENDOSI CON IL PASSO DEL CASTELLO, E SI SALUTANO (con un abbraccio, un inchino, una stretta di mano...) POI IL GRANDE MAESTRO DI CORTE FA SUONARE UNA MUSICA, QUANDO QUESTA SI INTERROMPE DICE UN COLORE. CHI E' NELLA STANZA DI QUEL COLORE VIENE ELIMINATO. L'ULTIMO CHE RIMANE DIVENTA IL GRAN MAESTRO.OGNI INCONTRO PORTA NUOVI PERSONAGGI E TANTO DIVERTIMENTO! ED E' COSI' CHE ABBIAMO IMPARATO I PASSI DEL RE, DELLA REGINA, DI ALFY, DI THOR, DI LALLO , DI ADONE. LA DEA CAISSA, PROTETTRICE DEL CASTELLO DEI GHIACCIAI HA DECISO CHE FOSSE LA SQUADRA BIANCA A PARTIRE NEL GIOCO, LA SQUADRA DEI VULCANI INVECE SI DIFENDE! OGNUNO DI NOI PROVA E POI TUTTI INSIEME PRONTI A GIOCARE E CERCARE DI CATTURARE I COMPONENTI DELLA SQUADRA AVVERSARIA O I TESORI NASCOSTI NELLE STANZE! 

Esploriamo per la prima volta la scacchiera e prendiamo confidenza con i nuovi spazi.

Impariamo il passo del castello muovendoci rispettando i confini di ogni quadretto e poi ci salutiamo quando ci incontriamo

"Provo a muovermi come..." Ogni volta Roberto ci spiega i passi di un personaggio  ci mette un cartellino con disegnato Thor, Gina la regina...
Abbiamo formato tanti trenini, a turno guidati da bimbi diversi, per provare ad imparare i passi dei vari personaggi, ma non è facile rispettare la regola del passo del castello quando si è in tanti!

Roberto ci spiega che Thor si muove in diagonale e ci indica la strada giusta.

Boledo indica ai bambini la direzione verso cui muoversi, non si può tornare indietro sui propri passi!

Roberto ci insegna il passo di Lallo il cavallo, con un nastro colorato ci fa vedere che dobbiamo disegnare una "L"

I bambini provano a ricreare il passo di Lallo il cavallo utilizzando il nastro colorato, come insegnato da Roberto.
Ogni bambino ha un cartellino su cui è disegnato il personaggio del castello corrispondente alla casella su cui è seduto. Su indicazione di Roberto, a turno,  proveranno a muoversi  con il passo del personaggio interpretato.

Roberto chiede ad ogni bambino di provare a catturare il tesoro (il cono di plastica) muovendosi con il passo del castello.
Roberto ci ha anche insegnato un modo facile per dare il nome ad ogni stanza. Ci sono le righe delle lettere e quelle dei numeri, quando si incontrano nasce il nome di quella stanza: b-5; a-3...
Per aiutarci a capire meglio ci ha dato dei nastri colorati per formare le stradine e vedere dove si incontravano: abbiamo imparato a muoverci seguendo le coordinate!

Rospus è entrato nel castello e si è nascosto! Proviamo a capire il nome della stanza.

La sfida fra la squadra dei ghiacciai e quella dei vulcani ha inizio: chi riuscirà a catturare più tesori?
I concorrenti, aiutati dai suggerimenti della squadra, decidono quale personaggio utilizzare per arrivare, prima degli avversari, ai tesori. La squadra indica i tesori da catturare usando le coordinate.

In classe abbiamo ripetuto i giochi sulla nostra scacchiera gigante: 

Qui proviamo a nascondere i tesori dove ci indicano gli amici, utilizzando le coordinate.
 La scacchiera è diventato un tabellone simile a quello di una battaglia navale:


Qui le squadre si sfidano a catturare i tesori utilizzando il personaggio più adatto.
Chi prima arriva prima vince!

In classe rifacciamo i giochi che ci ha insegnato Roberto utilizzando i personaggi che ci ha fatto conoscere.
Qui il Re bianco e quello nero devono cercare di catturare i tesori rossi che sono sulla scacchiera.
Aggiungendo mano a mano i vari personaggi i bambini imparano ad elaborare strategie per catturare
i tesori utilizzando il personaggio che può catturarlo più velocemente.

Alfy ha catturato un tesoro!
In classe abbiamo costruito una scacchiera gigante per giocare con le linee orizzontali, verticali, oblique e con le coordinate, è una specie di battaglia navale su scacchiera.
Abbiamo anche una vera scacchiera, delle etichette disegnate da me e poste tutte intorno aiutano i bambini a mettere i personaggi nella giusta posizione e verificare da soli se li stanno muovendo in modo corretto (ho infatti indicato con delle frecce se si muovono in orizzontale, verticale od obliquo o in più di un modo). Ovviamente i personaggi appaiono solo dopo che Roberto ce li ha presentati e ci ha fatto giocare con loro. Questo aiuta i bambini a controllare la loro curiosità e smania di sapere cosa succederà dopo imparando ad attendere con pazienza.

IMPARARE GIOCANDO E' PROPRIO BELLO!
Ma cosa hanno imparato i bambini?
A concentrarsi, rispettare il proprio turno, fare ipotesi e previsioni, muoversi secondo regole prestabilite, orientarsi dentro uno spazio limitato seguendo indicazioni dettagliate (passi in orizzontale, verticale, obliquo, seguendo le coordinate ad esempio A1, B8…) e tanto altro ancora!
A conclusione del percorso mi sono chiesta se questo avesse anche avuto un riscontro dal punto di vista grafico e così per la prima volta ho dato alla classe un foglio quadrettato con esempi di esercizi da completare da soli, senza nessuna linea guida o l'aiuto di un adulto e sorprendentemente tutti hanno portato a termine l'attività data in modo autonomo e rimanendo dentro gli spazi del quadretto.



La sorpresa è stata enorme, solitamente i bambini di questa età faticano a vedere il quadretto e riproducono le linee in modo casuale e disordinato, imparando ed interiorizzando il modo giusto di svolgere l'esercizio a fine di un anno di lavoro e comunque aiutati dall'adulto e da linee guida colorate per scandire gli spazi… L'esperienza con gli scacchi ha confermato ancora una volta che i bambini imparano facendo esperienza con il corpo ed attraverso una didattica giocosa, un insegnamento ed uno spunto di riflessione per tutti noi adulti.

ALBERO DELL'INVERNO CON COPERCHI DI SCATOLE

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Tempo fa vi avevo parlato di un albero autunnale realizzato con coperchi di scatola che trovate QUI.
Ai bambini era piaciuto così tanto che non hanno voluto distruggerlo e così l'abbiamo vestito a festa ricoprendolo di neve finta, tempera, cotone e guanti tattili di cui troverete la spiegazione QUI.

Eccolo in tutto il suo splendore!




Se volete realizzarlo bastano scatole e tanti materiali bianchi. Buon divertimento!

ALBERI TRIDIMENSIONALI INVERNALI

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Una mattina ho portato a scuola le immagini di alcuni quadri con paesaggi invernali di Gauguin e Monet
ed ho proposto ai bambini di provare a riprodurli utilizzando la creta auto-essiccante e materiali di recupero bianchi di vario tipo (lana, ovatta, cotone, coriandoli)
Ecco gli alberi che abbiamo creato:



ALBERO-OROLOGIO DELLE STAGIONI

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Oggi voglio mostrarvi l'ultima nostra creazione, nata dall'esigenza di aiutare i bambini a ricordare, nella giusta successione, il susseguirsi delle stagioni.

Ho pensato di realizzare, non il solito orologio con la freccia girevole, ma un calendario tridimensionale con cui i bambini potessero interagire, giocare, e fare esperienza visiva e tattile delle diverse peculiarità stagionali. 

Ho preparato lo scheletro di base dell'albero e l'ho assemblato.
Si tratta di ricopiare la figura 1 e la figura2 su del cartoncino spesso e resistente e poi ritagliare ed incastrare le due parti.

figura 1

figura 2
In un secondo momento, sempre su cartoncino si preparano due tronchi come quelli della figura 3 e due come quelli della figura 4, si colorano, si piegano a metà e si incollano sulla struttura creata precedentemente.
In particolare i tronchi della figura 3 per rappresentare la primavera e l'estate e quelli della figura 4 per l'autunno e l'inverno
figura 3

figura 4


Per rendere più stabile l'albero l'abbiamo fissato su una base di cartone e poi abbiamo iniziato a decorarlo.



Estate: Abbiamo colorato la chioma dell'albero di verde ed aggiunto delle foglie realizzate con carta velina e perle per simboleggiare le pesche.


Autunno: Abbiamo colorato la chioma di rosso arancio ed aggiunto foglie gialle rosse marroncine rosa ritagliate da cartoncino, carta paglia e panno spugna da cucina.


Inverno: abbiamo lasciato la chioma bianca e decorato l'albero con le chips di polistirolo degli imballaggi, Per la base abbiamo utilizzato della morbidissima ovatta.


Primavera: abbiamo colorato la chioma di verde e decorato con tanti fiori di pesco ricavati da vecchi fiori finti. (della serie non si butta via mai nulla!)


Ed eccolo finito. Con una molletta su cui attaccare una freccia di cartone segnaliamo la stagione in cui ci troviamo.



Ai bambini è piaciuto moltissimo, e a voi?

QUADRETTO PRIMAVERILE TRIDIMENSIONALE ISPIRATO ALLE OPERE DI PICASSO

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Oggi voglio proporvi questa attività molto divertente e di sicuro effetto che ho proposto lo scorso anno alla mia classe di bimbi di quattro anni.
Penso che possa anche essere un bel regalo per la festa della mamma, magari accompagnato da una poesia scritta insieme ai bambini.

La realizzazione di questo quadretto richiede un po' di tempo ma è un ottimo esercizio per sviluppare la motricità fine dei bambini e per allenarli nell'utilizzo delle forbici.


Materiali occorrenti:
- rotoli di cartone
- dischetti di cotone per struccarsi
- carta stagnola dei cioccolatini
- carta crespa verde chiaro e scuro
- carta velina di vari colori
- sagome delle mani destra e sinistra dei bambini
- cartoncino già colorato o colorato dai bambini ad acquerello in tonalità pastello chiaro
Realizzazione:
Diamo ai bambini metà rotolo di cartone ed invitiamoli a tagliarlo da un lato, in tante striscioline parallele fra di loro in modo da formare un fiore.
Facciamo realizzare almeno tre fiori di cartone che poi faremo colorare coi colori a tempera nelle tinte che preferiscono.

A parte prepariamo tanti piatti con acqua colorata con le tempere.
Invitiamo i bambini ad immergervi i dischetti di cotone cercando di far assorbire il colore, una volta soddisfatti li dovranno strizzare per togliere l'acqua in eccesso e poi li metteranno ad asciugare su un vassoio di plastica.

Prendiamo la carta crespa in due o più tonalità di verde ed ricaviamone dei rettangoli che poi daremo ai bambini incaricandoli di tagliarli in strisce di circa un centimetro di larghezza e mantenendo la lunghezza del foglio, ora girato in verticale ora in orizzontale. Otterremo così delle strisce più lunghe e più corte che utilizzeremo come steli dei fiori.

Con la carta stagnola dei cioccolatini invitiamo i bambini a realizzare delle palline che utilizzeranno per realizzare il bottone centrale dei fiori ottenuti dai dischetti di cotone. Utilizzeranno invece la carta velina stropicciata ed appallottolata per la parte centrale dei fiori di cartone.

Ora non resta che far assemblare tutte le parti.
Preparate un piatto contenente colla vinilica ed il foglio di cartoncino colorato.
Date ai bambini una copia dell'opera di Picasso "Bouquet di fiori" (la potete vedere cliccando sul nome dell'opera) ed invitateli a creare il loro mazzo di fiori.
Prima metteranno le strisce verdi di carta crespa, poi i fiori di cartone e quelli ricavati dai dischetti di cotone, infine le loro sagome delle mani. Quando sono soddisfatti del risultato possono procedere ad incollare le varie parti al foglio.
Ed ecco il risultato!!!
















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